I dati bancari e non solo sono in pericolo da un nuovo virus di recente diffusione: non basta l’impronta digitale, ecco i dettagli.
Di recente si è diffuso un virus molto pericoloso e che svuota in pochi secondi il conto bancario. Neanche l’impronta digitale pare poter salvaguardare tutte le informazioni del caso.
Le minacce informatiche rappresentano un serissimo pericolo per le informazioni personali e bancarie. Gli hacker hanno sempre più sviluppato delle tecniche difficili da contrastare come dimostra l’ultimo virus che sta preoccupando tutto il mondo. Questo infatti è in grado di oltrepassare l’impronta digitale grazie al fatto di essere un aggiornamento di un malware conosciuto. Ora questo è ancora più aggressivo.
Il virus che supera l’impronta digitale: è pericolosissimo
Nell’ultimo periodo la rete ha visto l’ingresso in scena del pericolosissimo virus SharkBot, un malware dal funzionamento decisamente subdolo. Questo infatti non solo colpisce le tracce informatiche che si lasciano quando si visita un sito, i cookies, ma può anche sostituire una pagina di accesso dell’app di home banking con una falsa. In tal caso una volta inseriti i dati si concederà il conto bancario agli hacker.
La nuova versione che è stata appena scoperta è ancora più complessa da arginare dato che supera l’impronta digitale tramite la richiesta di inserire il nome utente e la password. Da come si può evidenziare proteggersi da questa versione del virus è davvero molto complicato.
In prima battuta dobbiamo evitare il download di qualsiasi applicazione sospetta. Prima di scaricare ci si informi consultando le recensioni e i vari commenti presenti in rete. Il secondo aspetto da considerare è di fare attenzione al funzionamento della app di home banking, soprattutto se da un giorno all’altro non chiede più l’accesso tramite la modalità biometrica.
In questo caso segnaliamo all’ente di riferimento così che esso possa intervenire. Infine se ravvisiamo dei movimenti bancari strani blocchiamo il conto e denunciamo alla Polizia Postale. Dunque stiamo attenti alle minacce informatiche che possono colpire anche piattaforme sicure come dimostra il rischio hacker durante l’utilizzo di Google Chrome.