I possessori di Legge 104 possono effettuare lavori edilizi nei bagni, ottenendo una detrazione che rimborsa una parte delle spese.
Adattare gli immobili in base alle esigenze dei portatori di handicap non è semplice, perché richiede interventi molto delicati e, soprattutto, costosi.
Per agevolare le famiglie dei disabili gravi, sono state introdotte una serie di agevolazioni economiche per progettare o ristrutturare i bagni.
In particolare, sono due i vantaggi che si possono richiedere: il Bonus Ristrutturazione e il Bonus barriere architettoniche.
Bagno nuovo con Legge 104: tutti i vantaggi del Bonus ristrutturazione
Un Lettore ha inviato il seguente quesito:
“Salve, volevo chiedere quali agevolazioni ci sono per rifare il bagno in una casa in affitto con un disabile con Legge 104. Grazie”.
Come anticipato, il nostro gentile Lettore potrebbe richiedere, innanzitutto, il Bonus ristrutturazione.
Si tratta di un’agevolazione che consente di ricevere una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per i lavori compiuti su edifici già esistenti, fino a un massimo di 96 mila euro.
Il beneficio spetta per i lavori di:
- manutenzione ordinaria, straordinaria, di restauro, di risanamento conservativo e di ristrutturazione su parti comuni di condomini;
- manutenzione straordinaria, di restauro, di risanamento conservativo e di ristrutturazione su singoli immobili residenziali di ogni categoria catastale.
Tra gli interventi consessi ci sono, oltre alla realizzazione e all’adattamento dei servizi igienici, il montaggio di scale di sicurezza e ascensori, la sostituzione degli infissi.
Se, poi , vengono compiuti anche lavori che incrementano l’efficienza energetica dell’immobile, è possibile usufruire anche del Superbonus.
Bonus abbattimento barriere architettoniche: quali lavori si possono realizzare?
I disabili con Legge 104 possono beneficiare anche del Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Questa agevolazione prevede la detrazione IRPEF del 75% per le spese affrontate per effettuare lavori di sostituzione o di adeguamento riguardanti:
- porte, per permettere il passaggio di soggetti su sedie a rotelle;
- pavimenti, se sono orizzontali e complanari tra loro;
- infissi esterni, come porte, finestre e porte-finestre, affinché siano fruibili anche dai soggetti con impedite abilità motorie o sensoriali;
- servizi igienici, per consentire il passaggio di sedie a rotelle;
- cucine, predisponendo particolari apparecchiature e piani di lavoro.
La detrazione è suddivisa in 5 rate annuali di pari ammontare e viene concessa rispettando specifici limiti di spesa. In particolare:
- 50 mila euro, se i lavori riguardano edifici unifamiliari oppure unità immobiliari indipendenti in immobili plurifamiliari;
- 40 mila euro (moltiplicati per il numero delle unità immobiliari dell’edificio), per le costruzioni formate da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30 mila euro (moltiplicati per il numero delle unità immobiliari dell’edificio), per le costruzioni formate da più di 8 unità immobiliari.
Per ottenere il beneficio economico, è fondamentale che la richiesta venga presentata entro i primi tre mesi dell’anno.
All’istanza dovrà essere allegata una specifica documentazione. Nel dettaglio:
- il certificato medico attestante la disabilità del richiedente oppure il verbale redatto dalla Commissione medica dell’ASL;
- un documento in cui sono illustrati gli interventi edilizi da compiere;
- una comunicazione formale di fine lavoro
- le fatture dei costi affrontati per gli interventi.
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