I nati nel 1964 hanno diverse possibilità per andare in pensione prima del compimento dei 67 anni. Scopriamo quali sono le più convenienti.
In attesa della Riforma delle pensioni, cresce la curiosità intorno alla prossima Legge di Bilancio.
Con la Manovra finanziaria, infatti, si deciderà il futuro dei principali strumenti di pensione anticipata, che consentono di evitare, almeno per il momento, un ritorno assoluto alla Legge Fornero.
I lavoratori sono molto preoccupati, perché negli ultimi anni sono state numerose le misure di flessibilità in uscita che si sono susseguite ma che, poi, non sono state rinnovate.
Grande incertezza, ad esempio, affligge i nati nel 1962, che attendono la riconferma di Quota 103, per mezzo della quale si può smettere di lavorare con 62 anni di età e 41 anni di contribuzione. Al momento, le indiscrezioni farebbero sperare in un rinnovo della misura anche per il 2024, ma bisognerà attendere le comunicazioni ufficiali.
Il clima di insicurezza affligge anche coloro che sono nati nel 1964, che compiranno 60 anni il prossimo anno. In particolare, i dubbi riguardano la possibile modifica dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata ordinaria.
Pensione per chi è nato nel 1964: il rischio della modifica dei requisiti di accesso è dietro l’angolo
Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia, chi è nato nel 1964 dovrà attendere il 2031 per poter beneficiare della prestazione, perché dovrà raggiungere i 67 anni di età.
Con molta probabilità, tuttavia, tale requisito anagrafico verrà modificato e incrementato. Per il biennio 2027-2028, infatti, è previsto un adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita della popolazione italiana e un suo possibile aumento di 2 mesi per ciascun biennio.
Chi compirà 60 anni nel 2024, quindi, potrebbe dover attendere il raggiungimento dei 67 anni e 6 mesi di età per poter accedere alla pensione di vecchiaia.
Per la pensione anticipata ordinaria, invece, non è previsto il rispetto di alcun requisito anagrafico, ma è necessaria un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi, per gli uomini, o di 41 anni e 10 mesi, per le donne.
Tali condizioni sono state confermate fino al 2026. Nel 2027, tuttavia, potrebbe esserci un incremento dei requisiti richiesti. L’unica possibilità, in tal senso, è che intervenga la tanto attesa Riforma delle pensioni prima della fine della legislatura o che vengano introdotti nuovi strumenti di flessibilità in uscita.
Come evitare il ritorno alla temuta Legge Fornero?
Quali sono le opportunità per consentire ai nati nel 1964 di andare in pensione prima? Una soluzione potrebbe essere rendere strutturale Quota 103, con 62 anni di età e 41 anni di contributi, perché permetterebbe a chi compie a breve 60 anni di dover lavorare per soli altri 2 anni.
La misura, dunque, sarebbe più vantaggiosa anche della pensione anticipata ordinaria.
La Lega, invece, si batte per l’introduzione di Quota 41 aperta a tutti. In questo caso, non servirebbe alcun requisito anagrafico minimo ma sarebbe sufficiente solo un’anzianità contributiva di 41 anni.
I sindacati, infine, chiedono una misura flessibile accessibile con 62 anni di età. Se venisse approvata, i nati nel 1964 potrebbero smettere di lavorare già nel 2026.