Attenzione, in base ad un recente studio il rischio di avere il diabete potrebbe aumentare per chi va a dormire a quest’ora.
Prestate la massima attenzione all’ora in cui andate a dormire perché, in base ad un recente studio, potrebbe avere una certa incidenza sulla possibilità di avere il diabete. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Famiglia, attività lavorativa, tempo libero e chi più ne ha più ne metta. Sono tantissime le cose da fare e che finiscono per influenzare i nostri ritmi di vita quotidiana. A peggiorare la situazione ci si mettono alcuni periodi caratterizzati da disturbi di vario genere, come ad esempio quelli che sono legati al sonno.
Una situazione che può portare a fare i conti con una serie di problematiche nel corso della giornata, come ad esempio sonnolenza, oltre ad una sensazione costante di stanchezza. Se tutto questo non bastasse, sembra che vi sia una correlazione anche tra sonno e diabete. Ma come è possibile? Ecco cosa c’è da sapere in merito.
Diabete, il rischio aumenta per chi va a dormire a quest’ora: tutto quello che c’è da sapere
Stando a quanto emerso da un recente studio americano sembra che l’ora in cui andiamo a dormire e ci svegliamo potrebbe impattare sul rischio di sviluppare alcune malattie, in particolare il diabete di tipo 2.
In base a tale ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Experimental Physiology, sembra che coloro vanno a letto tardi e in genere si alzano meno presto possano presentare un maggior rischio di avere il diabete di tipo 2 rispetto a coloro che sono invece più mattinieri.
Entrando nei dettagli, come spiegato dai ricercatori della Rutgers University: “I cicli sonno – veglia causano differenze metaboliche e modificano la preferenza del nostro corpo per le fonti energetiche”.
Dopo aver svolto uno studio su due gruppi di persone, ovvero mattinieri e nottambuli, è emerso che “le persone che vanno a letto più tardi hanno una ridotta capacità di utilizzare i grassi come fonte di energia, il che significa che il grasso può accumularsi nell’organismo e aumentare il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari”.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).