L’ennesima truffa sta girando sulla nota applicazione di messaggistica istantanea, ed è solo l’ultima della lista.
Le vacanze estive sono ormai terminate per tutti, più o meno: si torna al lavoro e le scuole sono riaperte. I truffatori, però, non vanno mai in vacanza e lavorano alacremente per inventare nuovi modi di fregare la gente.
Negli ultimi tempi ci sono state numerose segnalazioni di una truffa che gira su WhatsApp, ma in essere ci sono anche vari altri tentativi di frode, perpetrati da un falso operatore dell’INPS.
Andiamo allora a scoprire i dettagli, che sono stati divulgati anche in una nota trasmissione televisiva, Striscia La Notizia. Per contrastare questo fenomeno, che falcia sempre tante vittime, possiamo aiutare le Forze dell’Ordine, in primis divenendo più consapevoli. conoscendo le dinamiche dei tentativi di raggiro infatti, potremo denunciare quanto accaduto e informare tutti i nostri amici in modo da tutelare il maggior numero di persone possibile.
Attenzione al messaggino WhatsApp, sembra un invito a cena ma è una truffa
Sicuramente tra i nostri contatti non sempre abbiamo i numeri di tutte le persone che conosciamo, o che abbiamo incontrato casualmente.
Dobbiamo però prestare attenzione quando ci arriva un presunto invito a cena da un numero “sconosciuto”. Potremmo essere tentati di rispondere e chiedere chi sia, ma in realtà ad ogni conversazione il truffatore cercherà di ottenere più dati possibili. Lo scopo può esser quello di svuotare il conto, ma anche di ricattare la persona, che magari si è concessa una chat “hot”.
L’unico modo per evitare questo tipo di truffa è controllare sempre il numero di chi ha inviato il messaggino; potremmo notare che si tratta di un recapito telefonico estero, e dunque probabilmente è una truffa.
Occhio anche ai messaggi che arrivano dall’Italia, però, e in particolar modo i sempre efficaci SMS o email che provengono da (falsi) Enti, come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, la Polizia Municipale e persino dalla propria Banca.
Di recente gira una email in cui si avverte l’utente di un rimborso INPS, e si invita a fornire i dati bancari per l’accredito. Naturalmente non è vero, e i truffatori vogliono solamente arrivare a derubare l’ignara vittima.