Al funerale di Giorgio Napolitano c’era una collana d’oro ai piedi della bara: ecco qual è il suo significato e perché è stata messa lì.
Le esequie di Stato del Capo di Stato emerito si sono svolte in forma laica alla Camera dei Deputati. Il corteo funebre è stato scortato da sei corazzieri alla presenza delle alte cariche, del figlio Giulio e della nipote Sofia, così come non sono mancati amici e colleghi di lunga data. In molti però si sono soffermati sulla collana d’oro.
Il funerale di Stato di Giorgio Napolitano si è svolto a Montecitorio nella mattinata di martedì 26 settembre. Tanti gli interventi in cui lo hanno descritto come un leader politico e un uomo premuroso, attento sempre a stare dalla parte delle cause giuste. I più attenti però non si sono fatti sfuggire la presenza di una collana d’oro ai piedi della bara, un gioiello dal forte significato simbolico.
Funerale Giorgio Napolitano: il significato della collana d’oro
La collana d’oro presente al funerale di Giorgio Napolitano non è stata messa a casa, ma rappresenta l’insegna di cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell’Ordine al merito della Repubblica. Stiamo parlando della massima onorificenza della Repubblica Italiana di cui è il capo il Presidente della Repubblica.
Il gioiello alle volte viene indicato anche con il nome di cavaliere di gran croce decorato di gran collare e viene passato da Presidente a Presidente, esattamente come il titolo. È uno dei simboli più importanti della presidenza della Repubblica.
Il titolo di cavaliere di gran croce decorato di gran cordone ha solamente un grado, e in pratica consiste nell’alzare il grado precedente di cavaliere di gran croce ed è inferiore solo al titolo di gran maestro dell’ordine stesso, quando la carica è prevista.
In Italia, inoltre, il titolo di cavaliere di gran croce decorato di gran cordone e quello di gran maestro non sono mai coincisi. Il primo è riconosciuto per meriti particolari di benemerenza. Per questo motivo la collana era posta ai piedi della bara di Napolitano morto il 22 settembre dopo una lunga malattia.