La locazione turistica è un modo che i pensionati hanno per incrementare le entrate mensili. Quali conseguenze sull’assegno pensionistico?
Il pensionato è libero di aprire la Partita IVA e svolgere un’attività anche dopo avere ottenuto la pensione di vecchiaia.
La locazione turistica è la messa a disposizione di una casa di proprietà per un breve periodo ai fini turistici. L’inquilino pagherà un affitto e firmerà un regolare contratto. Condizione necessaria è che il proprietario (nel nostro caso il pensionato) non offra servizi aggiuntivi oltre il cambio della biancheria e le pulizie finali.
Questo sistema di affitto di una casa prevede, dunque, solo il pernottamento oltre alla possibilità di utilizzare l’abitazione per un giorno o più. Non richiede la registrazione del contratto di locazione se il periodo di affitto è inferiore a 30 giorni durante l’anno e non assume la forma di attività imprenditoriale.
Di conseguenza, non c’è alcuna incompatibilità tra locazione turistica e pensione sia che si apra o meno la Partita IVA. Il pensionato continuerà a percepire l’assegno con lo stesso importo di sempre ma avrà un reddito aggiuntivo da portare poi in dichiarazione dei redditi. Discorso differente per l’assegno sociale. Tale trattamento è legato al reddito. Significa che con la locazione turistica si potrebbe superare la soglia limite e perdere il diritto all’agevolazione. Stessa constatazione per ogni prestazione legata al reddito.