Pensione e funzionamento delle quote: attenzione alle frazioni di 1 anno, il motivo che non ti aspetti

Nell’ambito della pensione, in tansi si chiedono quale sia il funzionamento delle quote e quale l’utilità delle frazioni di anni: alcuni dettagli da conoscere

Quando si parla della pensione e del sistema previdenziale del Paese, un elemento rilevante è rappresentato dalle misure con le quote.

Pensione, come funzionano le quote e cosa c'è da sapere
Pensione, quote e frazioni di anni: gli aspetti da sapere -informazioneoggi.it

In passato molti ricorderanno Quota 96, ma in generale l’elemento quota si lega a diverse misure pensionistiche. Può essere il caso di quota 100 negli anni 2019-21, così come quota 102 e la misura di oggi, quota 103, che potrebbe venir prorogata.

In talune casistiche hanno valore anche le frazioni di anno, ma cosa c’è da sapere nel dettaglio? L’aspetto delle quote è qualcosa da approfondire, al di là della tipologia, dal momento che sono in tanti a domandarsi come quest’ultime si completino.

Anzitutto occorre chiarirsi l’idee su come funzionino le quote ‘classiche’ e come quelle legate all’impiego delle frazioni di anno.

Le misure più recenti funzionavano con combinazioni fisse, ovverosia permettevano il raggiungimento della pensione dopo aver fatto la corretta carriera contributiva e avere la corretta età anagrafica, pur però non consentendo un’ampia variazione in termini di possibilità.

Ad esempio Quota 100 prevedeva minimo 62 anni (età anagrafica) e 38 anni (contributi). Dunque le eventuali combinazioni erano 62 più 38, oppure 63 più 38, e così via.

Non accessibile invece, sempre per esempio, con 61 anni d’età e 39 di contributi.

Nel caso di quota 102, minori possibilità di combinazione, dal momento che, pur essendo sufficienti sempre trentotto anni di contributi, l’età arrivò a 64 non includendo chi ad esempio aveva 63 anni d’età e 39 anni di contributi maturati.

Rispetto alla nuova quota 103, l’età di accesso è di 62 anni, con però 41 anni di contributi.

Pensione e quote, il funzionamento delle frazioni di anno e occhio ai calcoli – esempio

Diverso invece il meccanismo di funzionamento per quanto concerne Quota 97 oppure 97.6 degli usuranti, dal momento che il relativo perfezionamento di tali quote si lega anche alle frazioni.

Il raggiungimento della pensione è possibile anche tramite, ad esempio, la somma di 60 anni e 6 mesi d’età e 35 anni e 6 mesi per la contribuzione, giungendo a quota 96, spiega Investire Oggi.

L’INPS, tramite una circolare, ha nel 2008 chiarito il funzionamento delle quote con frazioni di un anno. Non va calcolato tutto in settimane oppure mesi, bensì in giorni.

Si parla di età anagrafica, e si va ad arrotondare, rimarca l’Istituto nella circolare 60/2008, al terzo decimale.

Dunque, per ipotesi, sessant’anni e trecento giorni, non sessanta e dieci mesi.

Il calcolo dei giorni si fa a partire da quello che segue il giorno del compleanno, sino a quello in cui si matura il diritto alla pensione, dividendo ciò che viene per 365 (giorni dell’anno solare).

In merito ai contributi, si fa riferimento invece alle settimane, con la somma di ciascuna di queste degli anni di contribuzione incompleti, dividendo poi per 52 (settimane nell’anno).

Questi alcuni dettagli sul tema, ma è opportuno approfondire anche presso esperti del campo per saperne di più.

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