Dichiarazione di successione: perché è fondamentale presentarla e cosa rischia chi non lo fa

La dichiarazione di successione svolge una funzione molto importante che, però, spesso viene ignorata. A cosa serve e a chi si rivolge?

I chiamati all’eredità hanno il dovere di presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate, per comunicare l’ammontare del patrimonio del defunto e calcolare le relative tasse.

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Gli eredi sono obbligati alla presentazione della dichiarazione di successione – InformazioneOggi.it

Tale adempimento può essere compiuto da ogni erede o chiamato all’eredità, a prescindere dalla circostanza che intendano accettare o meno il lascito.

Se i soggetti obbligati sono più di uno, però, è sempre sufficiente presentare una sola dichiarazione, anche senza il consento degli altri interessati.

La legge prevede delle ipotesi in cui si è esonerati da tale onere. Nel dettaglio:

  • quando gli unici eredi sono il coniuge e i familiari in linea retta del defunto;
  • se il patrimonio non supera i 100 mila euro;
  • se non ci sono beni immobili o diritti reali immobiliari.

Per ottenere l’esenzione, è necessario che intervengano tutte e tre queste condizioni.

Termine di presentazione della dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione va inoltrata entro 12 mesi dall’apertura della successione, a meno che, prima di tale scadenza, non si decida di rinunciare all’eredità o al legato.

La dichiarazione deve essere inviata telematicamente, tramite il modello “Dichiarazione di successione e domanda di volture catastali” del portale web dell’Agenzia delle Entrate.

A tal fine, si può richiedere la consulenza di un commercialista o di un intermediario abilitato.

Dopo aver inserito tutti i dati richiesti, il software calcola le imposte da versare sui beni immobili (come l’imposta ipotecaria, catastale, di bollo) e invia la documentazione per il pagamento agli interessati.

Qualora nell’eredità ci siano beni immobili, prima di inviare la dichiarazione di successione bisogna autoliquidare le imposte dovute, procedendo con il saldo tramite il Modello F24.

Entro 30 giorni, poi, è necessario richiedere la voltura degli immobili presso gli Uffici territoriali provinciali dell’Agenzia delle Entrate.

Affinché la dichiarazione sia valida, si devono allegare i seguenti certificati:

  • dichiarazione sostitutiva di notorietà;
  • copia autentica degli atti di ultima volontà;
  • copia autentica dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata relativa ad un ipotetico accordo tra le parti per l’integrazione dei diritti di legittima non rispettati;
  • copia autentica dell’ultimo bilancio o inventario delle società oggetto di successione;
  • copia autentica di eventuali altri inventari;
  • documenti relativi alle passività, agli oneri deducibili, alle riduzioni e alle detrazioni;
  • albero genealogico;
  • richiesta di eventuali agevolazioni sulla prima casa.

Chi deve presentare la dichiarazione di successione e quando

La normativa di riferimento stabilisce che devono inviare la dichiarazione di successione i seguenti soggetti:

  • eredi, chiamati all’eredità e legatari;
  • rappresentanti legali degli eredi o dei legatari;
  • possessori dei beni, nell’ipotesi di dichiarazione di morte presunta;
  • amministratori dell’eredità;
  • curatori delle eredità giacenti;
  • esecutori testamentari;
  • trustee.
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