In arrivo Bonus stipendiali e welfare sanitario che coinvolgono docenti e ricercatori. Scopriamo quali incentivi sono previsti nei tre Decreti ministeriali in arrivo.
L’obiettivo è evitare che i talenti scappino via dall’Italia. Da qui l’idea di incentivi per docenti e ricercatori.
I tre Decreti di prossima pubblicazione mirano ad intrattenere gli studiosi nella nostra nazione ed evitare che cerchino lavoro all’estero. I destinatari degli incentivi economici sono, dunque, università ed enti di ricerca.
Le novità principali sono due ossia un Bonus pari al 30% dello stipendio per i vincitori di bandi scientifici internazionali, i ricercatori e i professori universitari e una misura volta ad incrementare il riconoscimento di polizze sanitarie integrative.
Iniziamo con il primo beneficio ossia il premio per ricercatori e professori. Sono previsti due Decreti, uno per le università e prevede l’inserimento obbligatorio nei regolamenti dei criteri per corrispondere i compensi aggiuntivi. Dovranno provvedere entro tre mesi. Beneficiari sono anche i lavoratori a tempo determinato che sono impegnati nella realizzazione di progetti di ricerca.
Il secondo Decreto, invece, consente l’erogazione del premio (30% dello stipendio) anche a dirigenti, tecnologi e ricercatori degli enti di ricerca controllai dal MUR.
Il beneficio dell’assistenza sanitaria integrativa, poi, è disciplinato da un terzo Decreto. Prevede che gli atenei possono riservare una parte delle risorse destinate ai progetti di ricerca vincitori di bandi sia europei che internazionali per la stipula di polizze sanitarie integrative per professori e ricercatori nel tetto massimo del 2% della spesa annuale.
L’assistenza sarà dedicata a docenti, assegnisti e contrattisti di ricerca, ricercatori, studiosi provenienti dall’estero senza tutele del Servizio Sanitario Nazionale. In più potrà essere estesa ai familiari facendo affidamento sui Fondi dell’ateneo.