Addio al Reddito di Cittadinanza: il sussidio sarà versato ad ottobre solo ad alcuni contribuenti

Il Ministero del Lavoro ha chiarito in quali casi si può continuare a ricevere il Reddito di Cittadinanza fino a dicembre 2023. Quali sono le condizioni?

Dal 1° gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza non sarà più erogato e verrà sostituito dall’Assegno di Inclusione.

reddito di cittadinanza invalidi
Alcune categorie di soggetti potranno continuare a ricevere il Reddito di Cittadinanza anche ad ottobre – InformazioneOggi.it

Si tratta di una riforma fortemente voluta dal Governo, per tutelare le famiglie maggiormente colpite dalla crisi economica e per sconfiggere le diseguaglianze e la povertà e favorire l’inclusione attiva.

Solo alcuni nuclei, dunque, continueranno a ricevere la prestazione anche nel mese di ottobre 2023.

In seguito alle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023, avranno prossimamente il sussidio economico le famiglie in cui vi sono:

  • membri affetti da disabilità riconosciuta ai fini dell’ISEE;
  • minorenni;
  • soggetti con almeno 60 anni di età.

Chi ha presentato richiesta per la prima volta o ha rinnovato la domanda entro settembre, potrebbe ricevere in anticipo l’importo spettante. Si tratta di coloro che non hanno già percepito 7 mensilità nel 2023 e che non sono assistiti dai servizi sociali.

Per conoscere la data dell’accredito dei soldi, bisogna accedere alla piattaforma web dell’INPS, alla sezione “Reddito e pensione di cittadinanza” e cliccare su “Gestione domanda – Lista domande ed esiti“. Nella schermata appariranno tutti i dati relativi allo stato della domanda.

Coloro che, invece, hanno inviato una nuova domanda o che hanno rinnovato la Card nel mese di settembre 2023 riceveranno i soldi a partire dal prossimo 14 ottobre.

Reddito di Cittadinanza disabili: quando si può continuare a beneficiare della misura?

Come abbiamo anticipato, i nuclei familiari in cui ci sono persone invalide continueranno a percepire il Reddito di Cittadinanza fino alla fine dell’anno.

È, tuttavia, necessario l’accertamento di un’invalidità almeno del 45%.

Le modalità di corresponsione della prestazione economica per tale categoria di beneficiari sono chiarite dalla Nota 13254/2023 del Ministero del Lavoro.

Il provvedimento si occupa di coloro hanno una percentuale di invalidità compresa tra il 45% e il 66%, ai quali è tato sospeso il sussidio e che sono stati erroneamente chiamati presso i Centri per l’Impiego.

Per le famiglie con invalidi c’è il diritto di essere valutati dai servizi sociali, per avere la possibilità di ricevere il Reddito fino al 31 dicembre 2023. A tal fine, è disponibile la Piattaforma GePI, tramite la quale i servizi sociali dovranno comunicare, entro il 31 ottobre 2023, gli esiti delle analisi condotte sulle famiglie con invalidi alle quali è stato sospeso il beneficio.

Gestione cookie