Il dubbio è se si somministra con troppa facilità l’antibiotico ai bambini. Cosa devono sapere i genitori al riguardo?
L’antibiotico è fondamentale quando si manifestano infezioni causate da batteri. Sono sempre necessari?
I pediatri prescrivono gli antibiotici in caso di otiti, infezioni respiratorie, infezioni del tratto urinario, infiammazioni della gola causate da forme batteriche. L’assunto da cui partire è proprio questo, l‘antibiotico serve se c’è un’infezione batterica. Nelle forme virali la terapia antibiotica non ha senso perché non c’è alcun batterio da sconfiggere.
Anche in caso di forme batteriche, poi, occorre stare attenti al numero di prescrizioni. Un uso eccessivo del farmaco, infatti, può contribuire all’elaborazione di una resistenza batterica. Significa che l’antibiotico non farebbe più alcun effetto. Non solo, esagerare con gli antibiotici può comportare un danno al microbiota intestinale specialmente nei bambini e adolescenti.
Questo perché il microbiota intestinale è una comunità di batteri che svolgono ruoli essenziali nella digestione, nel supporto del sistema immunitario e nell’assorbimento. L’antibiotico non distingue tra batteri patogeni e batteri “buoni” causando
- distruzione non selettiva e dunque interruzione dell’equilibrio naturale del microbiota intestinale,
- alterazione della diversità batterica riducendola,
- crescita batterica anomala di batteri nocivi (Clostridium difficile) con conseguenti infezioni intestinali gravi.
Per evitare conseguenze spiacevoli, dunque, i genitori devono dare l’antibiotico solo se prescritto dal medico dopo aver appurato la presenza di un’infezione batterica (perché i dottori hanno prescritto gli antibiotici con il Covid trattandosi di un virus?). Per prevenire problemi si consiglia, poi, di integrare con probiotici durante e dopo la terapia batterica e di proporre al bambino un’alimentazione equilibrata ricca di fibre.