Uno studio riportato dall’American Academy of Neurology ha evidenziato come alcuni aminoacidi legati alla Vitamina B aumentino il rischio di demenza.
Potrebbe esserci una connessione tra alcuni aminoacidi e la maggiore probabilità di demenza per l’esposizione all’inquinamento atmosferico PM 2.5.
I risultati della ricerca offrono delle indicazioni che devono far riflettere seppure non siano ancora conclusive. Alti livelli di omocisteina o bassi livelli di metionina interagiscono con l’inquinamento e aumentano il rischio di demenza. Queste conclusioni, dunque, invitano ad un approfondimento dei meccanismi scatenati dall’inquinamento atmosferico sul cervello.
Nello specifico, la ricerca ha riportato come alti livelli di aminoacidi legati alla Vitamina B siano associati all’aumento del rischio di insorgenza della demenza associata ad un preciso inquinante atmosferico ossia il particolato fine Pm 2.5. (particelle inquinanti più piccole di 2,5 micron di diametro). Precisiamo che la connessione appurata è potenziale e non causale. Può succedere come potrebbe non accadere.
Gli aminoacidi esaminati sono la metionina e l’omocisteina. Il primo è presente nella carne, nel pesce, nei latticini, nelle uova e nei fagioli e interagisce con le normali funzioni cerebrali. Il secondo viene prodotto dalle cellule e utilizzando B12 o folato si trasforma in metionina. L’aminoacido è fondamentale per la formazione dei globuli rossi e per la crescita delle cellule sane.
Entrambi gli aminoacidi sono risultati incidenti nell’aumento o nella diminuzione del rischio di demenza dovuta all’inquinamento atmosferico. La ricerca ha confermato la correlazione tra inquinamento e demenza aggiungendo un’altra informazione da appurare con altre indagini sui meccanismi biologici dietro il danno cerebrale.