L’invalidità civile assicura ai percettori una serie di vantaggi, ma esiste una specifica procedura per ottenere la prestazione. Scopriamo qual è.
La pensione di invalidità civile è una misura economica che viene corrisposta dall’INPS a coloro che si trovano nella condizione di non poter svolgere alcun tipo di attività lavorativa.
Spetta a coloro che hanno tra i 18 e i 67 anni e che possiedono un’inabilità lavorativa totale o un’invalidità al 100%.
Bisogna, inoltre, possedere la cittadinanza italiana oppure essere cittadini comunitari o extracomunitari con regolare permesso di soggiorno.
I lavoratori dipendenti, autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e gli iscritti alla Gestione Separata devono avere almeno 5 anni di contributi, dei quali almeno 3 anni versati negli ultimi cinque anni.
Ma la legge stabilisce anche ulteriori requisiti per l’accesso alla prestazione.
Pensione di invalidità: i presupposti reddituali previsti dalla normativa
Per l’erogazione della pensione di invalidità civile, bisogna possedere anche dei requisiti reddituali.
Per il 2023, la soglia massima è di 17.920 euro, per gli invalidi totali, i ciechi civili e i sordomuti e di 5.391,88 euro per gli invalidi parziali e i minori.
Nel computo vengono presi in considerazione tutti i redditi, determinati al netto delle ritenute fiscali e degli oneri deducibili, ad eccezione della casa di abitazione, delle eventuali rendite INAIL, delle pensioni di guerra e dell’indennità di accompagnamento.
Nell’ipotesi in cui il titolare della prestazione non abbia redditi di importo pari o superiore alla cifra annua di 6.542,51 euro, spetta una maggiorazione di 10,33 euro al mese.
Per i titolari di pensione coniugati, la soglia da rispettare è quella di 6.542,51 euro e i redditi non vanno cumulati con quelli del coniuge, per un totale di 13.085,02 euro.
La pensione di invalidità è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa?
La pensione di inabilità non è cumulabile con alcun tipo di attività lavorativa dipendente e con l’iscrizione agli Albi professionali oppure agli elenchi dei lavoratori autonomi.
Non può, inoltre, essere erogata se già si percepiscono rendite vitalizie INAIL.
Nel momento in cui il titolare della pensione di invalidità compie 67 anni di età, la prestazione si tramuta in Assegno Sociale, del valore (per il 2023) di 503,27 euro per 13 mensilità.
Procedura per l’invio della domanda per il riconoscimento della prestazione
La richiesta per la pensione di invalidità civile va presentata solo se è stata precedentemente svolta una visita di accertamento dinanzi alla Commissione ASL.
Bisogna, poi, recarsi dal proprio medico di famiglia e richiedere il certificato medico introduttivo, da inviare all’INPS in modalità telematica.
La domanda deve contenere le informazioni socio-economiche del richiedente, i dati relativi all’attività lavorativa e al reddito e la modalità di pagamento prescelta.
Nell’ipotesi in cui si abbiano tutti i requisiti prescritti, la decorrenza della prestazione parte dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Ricordiamo, infine, che, dal 1° giugno 2023, l’INPS è l’unico Ente autorizzato alla verifica dei presupposti di inabilità e inidoneità al lavoro per i dipendenti delle Amministrazioni statali, degli Enti pubblici non economici e degli Enti locali e per i familiari superstiti dei dipendenti ai quali spetta la pensione indiretta o di reversibilità.