In alcuni casi, i lavoratori che usufruiscono dei permessi 104 possono pianificarli mensilmente, ma devono essere rispettate importanti regole.
L’obiettivo dei permessi 104 ai lavoratori dipendenti disabili o che assistono familiari disabili gravi è quello di consentire la conciliazione delle proprie esigenze personali con lo svolgimento dell’attività lavorativa.
In particolare, si può beneficiare di 1 o 2 ore di permesso al giorno (a seconda dell’orario lavorativo) oppure di tre giorni di assenza retribuita al mese, frazionabili anche in ore.
L’agevolazione spetta soltanto ai lavoratori dipendenti affetti da handicap grave, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104 del 1992, e ai familiari caregivers di disabili gravi (in quest’ultimo caso, però, si ha diritto solo ai tre giorni di permesso).
Possono presentare richiesta per i permessi 104 il coniuge, il convivente di fatto e l’unito civilmente del disabile in condizioni di gravità, i genitori conviventi e i parenti e affini entro il secondo grado. Solo nell’ipotesi in cui tali beneficiari siano, a loro volta, invalidi, siano morti oppure abbiano compiuto 65 anni, il diritto di poter richiedere i permessi spetta ai parenti e agli affini entro il terzo grado.
Programmazione settimanale o mensile dei permessi 104: è consentita dalla legge?
La fruizione dei permessi deve svolgersi nel rispetto delle esigenze organizzative e produttive dell’azienda o della Pubblica Amministrazione presso la quale il beneficiario presta attività lavorativa.
Per questo motivo, il datore di lavoro può chiedere ai dipendenti di pianificare i giorni di permesso, prendendo in considerazione anche ipotetiche incompatibilità con i propri turni.
Tramite la Circolare n. 45 del 1° marzo 2011, l’INPS ha chiarito che è compito del dipendente comunicare, all’inizio di ogni mese, la modalità di fruizione dei permessi e la relativa programmazione. Non è, infatti, consentita la fruizione mista nello stesso periodo.
Sul tema è intervenuto anche il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha comunicato degli aggiornamenti relativi alla programmazione dei permessi 104. Nel dettaglio, ha specificato che, poiché manca un’apposita normativa, bisogna osservare principi generali, diretti ad assicurare il buon andamento dell’attività imprenditoriale e, allo stesso tempo, a garantire la tutela dei soggetti disabili.
In tale ottica, il datore di lavoro può richiedere ai dipendenti la programmazione mensile o settimanale dei permessi 104. Ciò è, tuttavia, possibile solo se:
- il dipendente che presta assistenza al disabile sia in grado di individuare con anticipo le giornate durante le quali dovrà assentarsi dal lavoro;
- la programmazione non ostacoli il diritto del disabili di ricevere un’effettiva assistenza, anche qualora questa non possa essere preventivamente pianificata.
Alla luce di quanto illustrato, il datore di lavoro può legittimamente chiedere di programmare con cadenza mensile i permessi 104.
Tale istanza è, ovviamente, possibile solo in relazione ai giorni programmabili, per esempio, nel caso di visite specialistiche non urgenti. Fanno, invece, eccezione alla regola le ipotesi urgenti o necessarie che non possono essere prevedute.