Carenza di Ferro, come capirlo con un semplice test e migliorare subito la tua salute

La carenza di Ferro è una condizione che può verificarsi molto di frequente e ovviamente a rischio ci sono le donne in gravidanza e durante il ciclo mestruale. 

In un’epoca in cui non esistono più problemi di accesso al cibo, può sembrare strano che le persone soffrano di carenza di Ferro, un elemento fondamentale per il benessere. Eppure, secondo un recente sondaggio, più di un terzo delle donne adulte in America soffre di questa condizione.

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La carenza di Ferro colpisce molte più persone di quanto si pensi – Informazioneoggi.it

Secondo l’OMS, per le donne che non sono incinte, i livelli di ferritina dovrebbero essere di almeno 15 micro-grammi per litro e i livelli di emoglobina di almeno 12 gr. per decilitro. I ricercatori però suggeriscono che i limiti dovrebbero essere più alti: per la ferritina, tra 30 e 50 microgrammi per litro; e per l’emoglobina, 13 gr.i per decilitro.

Tutti possono soffrire di carenza da Ferro, ma certamente il ciclo mestruale e la gravidanza sono i principali fattori scatenanti. I sintomi di un apporto insufficiente di questo elemento sono tra l’altro difficili da comprendere subito; in alcuni casi si verifica stanchezza eccessiva e sonnolenza, e se non trattata, la carenza può danneggiare gravemente i globuli rossi, innescando l’anemia.

Come capire se ti manca il Ferro e cosa fare per migliorare la condizione

Sicuramente tra i fattori di rischio troviamo l’abbondanza del sanguinamento durante il ciclo mestruale e la gravidanza, ma anche chi segue una dieta vegetariana dovrebbe assicurarsi di assumere abbastanza Ferro.

L’unico modo per capire se i livelli di Ferro sono corretti, è chiedere al medico di testare i livelli di ferritina, che misurano la quantità di ferro immagazzinato nel corpo. Nei controlli di routine, la maggior parte dei medici esamina solo i livelli di emoglobina, ma questo è un indicatore di anemia, non di carenza di ferro. Il test dei livelli di ferritina è invece più preciso.

Per le donne in età fertile, basta anche guardare a come va il ciclo mestruale; se ogni due ore si deve cambiare l’assorbente, o se si devono usare assorbenti doppi, o se il ciclo dura per più di 7 giorni, sono tutti segnali che invitano a effettuare un controllo, per capire se c’è una carenza di ferro e soprattutto se questa è dovuta non tanto ad un’alimentazione sbagliata quanto ad altri problemi come l’endometriosi o la presenza di un fibroma.

Solamente parlando col ginecologo, dunque, si potrà eventualmente pensare ad un modo per limitare il sanguinamento mestruale, magari cominciando a usare la pillola anticoncezionale o un dispositivo intrauterino ormonale.

Per quanto riguarda invece gli altri casi, anche assumere un integratore di Ferro è da attuare solo dietro consiglio del medico. Infatti si rischia un sovradosaggio, che può portare a effetti collaterali come stipsi o nausea.
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