I pensionati sono ancora in attesa degli arretrati con conseguenti aumenti nel cedolino legati alla rivalutazione dello 0,8% in più. Dovranno ancora avere pazienza.
Novembre non sarà il mese in cui l’importo sull’assegno pensionistico verrà incrementato dagli arretrati attesi dai pensionati.
Il DL 145 legato alla Legge di Bilancio 2024 ha chiarito quando arriveranno gli arretrati attesi dai pensionati. Il mese con l’accredito non sarà novembre bensì dicembre. L’importo aggiuntivo ricordiamo che è legato alla mancata indicizzazione 2023 rispetto al 2022. Si tratta di uno 0,8% da applicare in base allo scaglione di appartenenza valido per l’anno in corso. La percentuale è frutto della differenza tra l’inflazione stimata del 7,3% e quella reale dell’8,1%.
La rivalutazione arriverà a dicembre insieme con gli arretrati di tutti i mesi a partire da gennaio 2023. Nessun conguaglio anticipato, dunque, perché l’INPS non ha avuto il tempo materiale per procedere prima con i nuovi conteggi.
I pensionati potranno appurare l’erogazione del conguaglio già dal 20 novembre quando l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale pubblicherà il cedolino nell’Area Personale MyINPS del sito dell’ente. Per accedere alla sezione dedicata bisognerà essere in possesso delle credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica, Carta Nazionale dei Servizi).
Da gennaio 2024, invece, si potrebbero notare variazioni dell’importo legate alla riduzione degli scaglioni IRPEF da quattro a tre con l’accorpamento dei primi due. Secondo quanto deciso dal Governo, per i redditi fino a 28 mila euro lordi sarà applicata un’aliquota del 23%. Per i redditi tra 28 mila e 50 mila del 35% e, infine, sopra i 50 mila euro del 43%.