Anche chi ha solo 10 anni di contribuzione ha il diritto di accedere alla pensione. Quali sono gli strumenti che concedono tale occasione? Scopriamolo.
Attualmente, per poter accedere alla pensione di vecchiaia sono necessari 67 anni di età e 20 anni di contributi, mentre, per la pensione anticipata ordinaria, servono 42 anni e 10 mesi di contributi (agli uomini) o 41 anni e 10 mesi (alle donne).
Per capire se si ha diritto a beneficiare di qualche sconto sull’anzianità contributiva, è necessario considerare la data in cui sono iniziati i versamenti previdenziali.
I soggetti che non hanno alcun contributo prima del 1° gennaio 1996 possono usufruire della pensione di vecchiaia anche con soli 5 anni di contributi, ma con 71 anni di età.
Si tratta, tuttavia, di uno strumento valido soltanto per gli iscritti alle Gestioni INPS.
Chi, invece, ha anche solo un contributo al 31 dicembre 1995 deve necessariamente attendere la maturazione dei 20 anni di contribuzione per poter beneficiare della pensione di vecchiaia.
Per il raggiungimento di tale presupposto, nel caso di carriere discontinue, si può ricorrere al cumulo dei contributi tramite il riscatto della laurea o il versamento dei contributi volontari.
Prestazioni pensionistiche con soli 10 anni di contributi: a chi spettano?
Chi ha meno di 10 anni di contribuzione versata, può smettere di lavorare utilizzando varie misure, per le quali sono stabiliti specifici requisiti.
Innanzitutto, si può ottenere l’Assegno Ordinario d’Invalidità, che consente di andare in pensione con 5 anni di contributi, dei quali almeno 3 accreditati nell’ultimo quinquennio. È, però, necessaria un’invalidità superiore a 2/3.
C’è, poi, la pensione di inabilità al lavoro, con 5 anni di contributi, dei quali gli ultimi 3 accreditati nell’ultimo quinquennio. In questo caso, serve il riconoscimento dell’inabilità permanente e assoluta.
I non vedenti, invece, possono accedere alla pensione di vecchiaia con 51 anni di età e 10 anni di contributi, se donne, oppure 56 anni di età e 10 anni di contributi, se uomini. Per i lavoratori autonomi il requisito anagrafico è di 5 anni in più.
Strumenti offerti dalle Casse professionali: come accedere?
Anche gli iscritti alle Casse professionali possono andare in pensione con 10 anni di anzianità contributiva. Nel dettaglio:
- la CNPADC, la Cassa dei Dottori Commercialisti, prevede che gli iscritti senza contribuzione fino al 2004 possono smettere di lavorare con 62 anni di età e 5 anni di contributi;
- la Cassa Forense consente di accedere alla pensione di vecchiaia contributiva con 70 anni di età e una contribuzione di minimo 5 anni e massimo 34 anni;
- le Casse private dei liberi professionisti, come l’ENPAP (la Cassa Psicologi), prevedono la pensione contributiva con 65 anni di età e almeno 5 anni di contribuzione;
- Inarcassa (la Cassa degli Ingegneri) consente di accedere alla pensione di invalidità con 5 anni di contributi, anche non continuativi, oppure alla pensione di inabilità, con 2 anni di contributi (anche non continuativi).