I percettori di assegno ordinario di invalidità al compimento dei 67 anni di età (o dei 71 anni) possono ricevere congiuntamente la pensione di vecchiaia?
La domanda è se è possibile ricevere contemporaneamente la pensione di vecchiaia e l’assegno di invalidità. Ci sono delle regole da rispettare che i cittadini devono conoscere.
L’assegno ordinario di invalidità civile è una prestazione rivolta ai cittadini con invalidità accertata da cui dipende una perdita minima della capacità lavorativa di due terzi. In più, occorre avere almeno cinque anni di contributi versati. Beneficiari della misura sono i lavoratori dipendenti e autonomi con infermità fisica o mentale che riduce la capacità lavorativa.
La prestazione ha validità tre anni. Significa che trascorso il triennio, il percettore dovrà fare domanda di rinnovo. Solo dopo tre conferme l’assegno continuerà ad essere erogato senza necessità di revisione. Per quanto riguarda l’importo dell’assegno ordinario, è legato ai contributi maturati dal lavoratore. Una volta ottenuto il beneficio sarà possibile continuare a lavorare ma se i redditi conseguiti risulteranno superiori 4 volte al trattamento minimo allora l’importo subirà un taglio del 25% (del 50% se superiori a cinque volte il rateo minimo).
Arrivati a 67 anni si possono percepire l’assegno di invalidità e la pensione di vecchiaia?
I cittadini possono andare in pensione di vecchiaia a 67 anni di età con minimo 20 anni di contribuzione e a 71 anni con cinque anni minimo di contributi versati.
Ciò non significa percepire insieme assegno ordinario di invalidità e pensione di vecchiaia una volta raggiunti i requisiti. L’assegno, infatti, sarà trasformato d’ufficio in pensione di vecchiaia non appena il percettore maturerà i requisiti di pensionamento.
Se il trattamento d’invalidità risultasse superiore alla pensione maturata allora il percettore continuerà a ricevere la stessa somma avendo il diritto di scegliere tra la misura più conveniente. La trasformazione d’ufficio in questo caso non avverrebbe (nel senso che non si inizierebbe a ricevere la pensione di vecchiaia) ma si riceverà comunque un solo beneficio tra i due, quello di importo più alto. Sarà l’INPS ad effettuare le dovute verifiche, il cittadino non dovrà inoltrare alcuna domanda.
È bene specificare che secondo la normativa l’assegno ordinario di invalidità può essere trasformato solamente in pensione di vecchiaia e non in pensione anticipata.
Una volta che l’assegno è stato trasformato in pensione di vecchiaia non ci sarà più il rischio di perdere la misura per il venire meno dei requisiti di accesso al beneficio. Un altro vantaggio è la possibilità per gli eredi di ottenere la pensione di reversibilità, diritto non previsto qualora l’intestatario dell’assegno ordinario muoia prima di aver compiuto 67 anni (o 71 se ha solo meno di 20 anni di contributi).