A dicembre scadrà il pagamento del saldo IMU per i proprietari di seconde case, case di lusso e terreni agricoli. Vediamo quali sono i tempi da rispettare e chi non dovrà pagare la tassa.
I contribuenti chiamati a corrispondere l’IMU hanno poche settimane di tempo. Quali possibilità di esenzione sono previste dalla Legge?
L’IMU si paga in più rate. Un acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre. Nel 2023 cadendo il 16 dicembre di sabato, la data di pagamento slitta al 18 dicembre. Un paio di settimane ancora, dunque, prima di procedere ma non tutti dovranno versare la tassa.
Ricordiamo, infatti, che il Governo ha confermato le esenzioni per chi è proprietario di un fabbricato che si trova in uno dei Comuni colpiti da eventi sismici nonché per chi ha un immobile occupato (l’esenzione scadrà il 31 dicembre 2023). L’IMU non si deve pagare nemmeno sui fabbricati collabenti privi di rendita mentre l’aliquota sarà ridotta per i fabbricati rurali strumentali senza necessità che il titolare risulti un coltivatore diretto. Tranne gli esenti, tutti gli altri contribuenti interessati dovranno versare l’IMU entro il 18 dicembre 2023.
IMU, saldo in scadenza: i dettagli
Tra le esenzioni IMU aggiungiamo gli immobili dell’Accademia nazionale dei Lincei che rientra tra i vantaggi destinati agli enti non commerciali, destinati allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, sanitarie, didattiche, previdenziali, ricettive, di ricerca scientifica, culturali, ricreative e sportive.
Se il fabbricato è di interesse culturale si potrà contare sul una riduzione del 50% dell’IMU per il periodo in cui sussistono le condizioni. Qualora il fabbricato di interesse culturale risultasse inagibile o inabitabile, poi, la riduzione raddoppierebbe. La base imponibile scenderebbe dal 50 al 25%.
Entro il 10 dicembre, poi, devono pagare in un’unica soluzione l’acconto IMU i proprietari di immobili con residenza o sede legale in Romagna. I versamenti erano stati sospesi senza applicazione di interessi e sanzioni ma ora è arrivato il momento di pagare.
Concludiamo con accenni generali alle novità IMU 2024. Le regole IMU resteranno invariate. L’avvio del prospetto delle aliquote è slittato, infatti, al 2025. Ci sono lacune da colmare e di conseguenza il rinvio si è reso necessario.
Le brutte notizie riguardano, invece, i non esenti che hanno effettuato lavori di ristrutturazione edilizia sulla casa. Chi ha chiesto, ad esempio, il Superbonus ha potuto riqualificare l’abitazione dal punto di vista energetico ma ciò significa che dovrà essere effettuata una rivalutazione della rendita. Più alta è la rendita, più alte sono le tasse come l’IMU.