L’obiettivo pensione di vecchiaia a 67 anni si rivelerà impossibile per un numero davvero alto di lavoratori, già nel 2024. Il perché.
L’aumento della cd. speranza di vita insieme alla questione della tenuta dei conti dell’Inps e al calo delle nuove nascite in Italia porta a fare riflessioni sul sistema pensionistico italiano. Se da un lato quest’ultimo necessiterebbe di una riforma strutturale ed organica, dall’altro da più parti è stato affermato che non è affatto facile trovare le coperture finanziarie per un intervento ‘epocale’ in campo previdenziale.
Ed anzi la stessa legge Fornero è stata recentemente rivalutata dal Governo, per le sue capacità di assicurare una qualche stabilità al sistema pensionistico.
Ma la conseguenza pratica di questo scenario è evidente: saranno sempre di più i lavoratori che andranno in pensione in età avanzata o molto avanzata, proprio perché il sistema previdenziale non è più in grado di agevolare – in modo generalizzato – l’uscita dal mondo del lavoro.
Ebbene, forse non tutti sanno che già nel 2024 alcuni lavoratori rischiano di dover aspettare di compiere 71 anni di età, per andare in pensione. Vediamo perché.
Pensione dopo i 70 anni? Lo scenario è reale
Inps mette a disposizione dei lavoratori un simulatore online denominato ‘PensaMi‘, grazie al quale è possibile scoprire quale sarà il proprio futuro previdenziale. E proprio il recente aggiornamento fatto dall’istituto al simulatore, ha portato ad un esito che non fa stare tranquilli. Il perché è molto semplice: di fatto si estende la data di accesso alla pensione, per coloro che sono nati dopo gli anni ‘90.
Proprio così: la cosiddetta generazione Z, ovvero i giovani che oggi vanno all’università o che da pochi anni lavorano, un domani potrebbero essere costretti ad andare in pensione ormai da anziani over 70. Ma il punto è questo: se è vero che con il passare del tempo sempre più lavoratori dovranno attendere di compiere 70 anni per pensionarsi, già oggi ci sono lavoratori che sanno che l’attesa per l’uscita dal mondo del lavoro dovrà prolungarsi – e pur con qualche possibile acciacco dovuto all’età che avanza.
Chi rischia di più di andare in pensione dopo i 70 anni?
Non è difficile, a ben vedere, identificare chi rischia di più di andare in pensione a 71 anni, secondo gli ultimi aggiornamenti di Inps. Specialmente i lavoratori con carriere discontinue o con stipendi bassi, o anche coloro che hanno lavorato in nero, si potranno trovare di fatto senza le ‘basi’ per assicurarsi il collocamento in quiescenza prima dei 70 anni.
Ecco allora che il traguardo della pensione di vecchiaia a 67 anni rappresenterà per molti un vero e proprio miraggio, non ricorrendo i requisiti di accesso ad un pensionamento che, in futuro, parrà quasi anticipato.
In estrema sintesi, al fine di pensionarsi a 67 anni occorre non soltanto rispettare un requisito contributivo, ma anche – esclusivamente per le persone che hanno maturato contributi dopo il primo gennaio 1996 e sono perciò da considerare dei “contributivi puri” – un requisito di tipo economico. Infatti per i contributivi puri occorre che l’assegno maturato al momento dell’uscita dal lavoro, sia almeno pari a 1,5 volte il valore dell’assegno sociale – e non tutti, già oggi, sono in grado di maturare questo requisito.
Come spiegano gli esperti in materia di previdenza, in mancanza delle condizioni d’accesso occorrerà aspettare i 71 anni di età, non essendovi percorsi alternativi. Ecco perché già dal 2024 non sarà affatto facile andare in pensione a 67 anni.