Molti risparmiatori continuano a mettere al “riparo” il proprio denaro scegliendo altre alternative come il BTP novembre 2026.
BTP è l’acronimo di Buoni del Tesoro poliennali con una scadenza medio lunga che va dai 3 ai 50 anni. Si tratta di un titolo di Stato, ovvero di una obbligazione (prestito di denaro) che riconosce in cambio un interesse pagato tramite cedole semestrali o annuali.
Attualmente, esiste un BTP che ha una cedola annuale con un super tasso del 7,5%: il BTP novembre 2026. Scopriamo perché potrebbe essere interessante come investimento per molti risparmiatori.
Investire in BTP novembre 2026: grazie al tasso altissimo è nel mirino di molti risparmiatori
Dopo mesi, finalmente la Banca centrale europea (BCE) ha deciso, per la seconda volta, di non aumentare i tassi di interesse. La situazione, forse sta tornando alla normalità ma dobbiamo aspettare almeno la metà del 2024 per esserne sicuri.
Nel frattempo, i risparmiatori si guardano attorno per cercare modi per investire il proprio denaro e non tenerlo fermo sul conto corrente, con la paura che possa perdere il suo valore.
L’attenzione cade sul BTP novembre 2026 con il codice ISIN IT0001086567 e cedola annuale pari al 7,5% (semestrale è del 3,625%). Il titolo, emesso nel 1996, oggi ha una vita residua di circa 3 anni (o quasi). Il prezzo attuale è di 111,7 centesimi e il rendimento annuo effettivo loro a scadenza è del 2,95%, mentre quello netto è del 2,1%. Il BTP novembre 2026 (la cui denominazione è Btp1nv26 7,5) è quotato sul mercato secondario MOT a un prezzo minimo di 1.000 euro.
I risparmiatori sembrano interessati a questo titolo perché è l’unico bond italiano che offre un tasso cedolare così alto. Tra l’altro la cedola è fissa e, quindi, non è influenzata dalle variazioni dell’inflazione o del rialzo dei tassi di interessi. Il rendimento alla scadenza sarà elevato ma su questo ricordiamo che va applicato la tassa agevolata del 12,5% che ridurrà l’importo finale.
Ricordiamo, però, che il rendimento non è la cedola e il rimborso è pari a 100. Per questo motivo si determinerà una minusvalenza a chi lo acquistasse ai valori attuali. Ciò significa che ci sarà una perdita in conto capitale che, tuttavia, sarà riscattata dalle successive cedole che saranno pagate durante gli ultimi anni di vita del titolo.
Il BTP novembre 2026 è un titolo che può essere acquistato da tutti i risparmiatori anche da quelli più timorosi verso il rischio di perdita del capitale. Tale rischio è molto basso, vista anche la breve durata del titolo.
Ipotizzando un investendo di 50mila euro il guadagno sarà di 3.625 euro annui, dal quale andrà tolta la tassa del 12,5%. Comunque non è niente male nemmeno il guadagno annuo netto, 3.170 euro, dal quale, invece, dovrà essere tolta la perdita in conto capitale.