La nuova Manovra finanziaria nasconde una serie di insidie per i cittadini, tra cui l’aumento di una serie di imposte. Quali sono le preoccupazioni?
Con la Legge di Bilancio 2024 è stata confermata la riforma dell’IRPEF, fortemente voluta dal Governo per tutelare le famiglie.
Ma, dal prossimo anno, verranno introdotte anche una serie di nuove tasse e incrementate alcune di quelle già esistenti. In particolare, ci saranno nuove imposte sugli affitti, con l’introduzione di una nuova cedolare secca sugli affitti brevi. Coloro, dunque, che vorranno cedere in locazione un immobile per un periodo non superiore a 30 giorni, subiranno un incremento della cedolare secca dal 21% al 26%.
Questa novità , tuttavia, riguarderà soltanto la seconda casa locata per breve periodo. Lo scopo della riforma è quello di tassare chi basa il proprio business e guadagno principale sulle locazioni brevi.
La Legge di Bilancio 2024 stabilisce anche un aumento delle ritenute per i bonifici parlanti emessi per lavori svolti nell’ambito di Bonus edilizi. Attualmente, la ritenuta compiuta dagli istituti di credito oppure da Poste Italiane su tale tipologia di bonifici è pari all’8%. Dal 1° marzo 2024, invece, la ritenuta salirà all’11%.
Preoccupazione tra un’ampia categoria di contribuenti anche per l’incremento dell’IVIE, cioè la tassa sul valore degli immobili che si possiedono all’Estero. Tutti gli italiani che hanno case, terreni o fabbricati in Paesi differenti da quello natio sono obbligati al versamento di questa imposta. Dal prossimo anno, il suo valore passerà dallo 0,76% all’1,06%.
Aumento delle tasse su conti e risparmi esteri e dell’IVA sui beni di prima necessità : il lato oscuro della Legge di Bilancio 2024
L’aumento delle imposte non riguarderà solo gli immobili e i terreni collocati all’Estero e posseduti da italiani.
La Legge di Bilancio 2024, infatti, ha previsto che anche i conti correnti, i libretti di risparmio e le attività finanziarie esteri dovranno essere maggiormente tassati. Nel dettaglio, verrà cambiata dal 2 per mille al 4 per mille l’aliquota per l’Imposta delle Attività Finanziarie (cd. IVAFE).
Ha destato enorme scalpore, infine, l’abolizione dell’IVA agevolata al 5% su alcuni beni di prima necessità . Per il 2024, infatti, il beneficio non sarà rinnovato. Di conseguenza, l’IVA si innalzerà al 10% sui pannolini per i bambini, i prodotti per l’igiene femminile (come gli assorbenti) e il latte artificiale per l’infanzia.
Per alcuni prodotti non di prima necessità , come i seggiolini auto, poi, l’IVA passerà dal 5% al 22%.
Saranno interessate dalle maggiorazioni anche le sigarette e tutti gli altri prodotti del tabacco, come sigari, tabacco trinciato e liquidi per le sigarette elettroniche.