Il 1° gennaio l’Assegno di Inclusione sostituirà il Reddito di Cittadinanza ma quando arriveranno i primi pagamenti?
I percettori di RdC temono di rimanere senza sussidi economici per uno o due mesi. La possibilità è reale oppure i versamenti della nuova misura arriveranno già a gennaio 2024? La risposta non è uguale per tutti.
L’Assegno di Inclusione è la misura di supporto economico che da gennaio prenderà il posto del Reddito di Cittadinanza. Potranno ottenerla le famiglie con un minore, un invalido, un over 60 e i nuclei che versano in condizioni svantaggiose e sono a carico dei servizi sociali. Per poter ottenere l’importo spettante occorrerà inviare domanda di accesso alla prestazione e firmare il Patto di Attivazione Digitale. Tale passaggio è fondamentale o non si vedranno mai i soldi dell’Assegno di Inclusione.
Le erogazioni, infatti, scatteranno il mese successivo a quello di sottoscrizione telematica del PAD. In via del tutto eccezionale, in sede di prima applicazione, il pagamento verrà effettuato a gennaio anche se la sottoscrizione avverrà nello stesso mese.
Da cosa dipende il pagamento dell’Assegno di Inclusione
A determinare la prima erogazione dell’AdI è la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale e non la data di inoltro della domanda di accesso alla misura. Il cittadino ha la possibilità di procedere con l’istanza e la sottoscrizione contemporaneamente oppure in momenti diversi. Attendere per l’accettazione del PAD, però, non conviene dato che è proprio la firma del Patto a dare il via ai pagamenti.
Facciamo un esempio. La piattaforma per inoltrare l’istanza è già attiva. Significa che ogni percettore di RdC può inviare la domanda per ottenere l’Assegno di Inclusione fin da subito. Ma se questo stesso percettore attendere il mese di aprile 2024 per sottoscrivere il Patto, il primo versamento scatterà a maggio 2024.
Per poter ricevere il primo pagamento a gennaio 2024 occorrerà presentare la domanda e sottoscrivere il patto entro dicembre 2023 o il 31 gennaio 2024. Questo vale solo per la prima applicazione. Da febbraio occorrerà aspettare le ordinarie tempistiche. Può succedere che l’esito positivo dell’istruttoria non arrivi subito. Di conseguenza potrebbe accadere che i pagamenti inizino in ritardo. In questo caso spetteranno gli arretrati.
Poniamo il caso di invio della domanda e sottoscrizione a dicembre 2023 e di arrivo dell’esito positivo a marzo 2024. Il primo pagamento scatterà nel mese di marzo ma la misura avrà decorrenza da gennaio. Verranno quindi erogate le mensilità non ottenute ma spettanti.
Una puntualizzazione sull’ISEE. Solamente presentando domanda entro il 29 febbraio 2024, l’istruttoria terrà conto dell’ISEE 2023.