In tema di bollette gas, l’aliquota Iva torna ordinaria da gennaio 2024, con conseguenti aumenti dal mese prossimo. I dettagli.
Niente più agevolazione sull’Iva per il gas metano, o almeno non per il momento. Da gennaio 2024, infatti, in tema di bollette gli utenti italiani dovranno confrontarsi con il ritorno dell’Iva piena, e questo in un mese in cui – tradizionalmente – i consumi sono maggiori, tenuto conto della stagione invernale e del riscaldamento domestico.
Insomma, riecco il regime fiscale ordinario, senza alcuna proroga programmata in legge di Bilancio o in un altro documento. La manovra che sarà varata tra pochi giorni non contiene infatti alcuna previsione specifica su quella riduzione al 5%, che fu introdotta nel 2022 per dare una mano agli italiani contro il caro energia.
Vediamo più da vicino.
Bollette gas e ritorno aliquota Iva ordinaria: cosa cambia in concreto?
La riduzione della tassa avrà fine, ufficialmente, il 31 dicembre prossimo. Evidentemente il Governo ha valutato anche che la guerra Israele-Hamas non ha influito sul costo del gas, disponendo la nuova applicazione del regime pre-emergenziale.
Ma quale sarà l’aggiornato scenario? Ebbene, in sintesi avremo quanto segue:
- cancellazione dell’agevolazione data dall’Iva ridotta al 5%, applicata a tutta la fornitura del gas rivolta all’utente finale e contabilizzata nelle fatture emesse nel lasso di tempo in cui è stata in vigore, vale a dire fino al 31 dicembre prossimo
- dal primo gennaio l’aliquota IVA ordinaria – oscillante tra il 10% e il 22% – sarà nuovamente fatta valere sul gas metano per utilizzo civile ed industriale
Da notare altresì che, per quanto riguarda il gas usato in ambito civile, l’aliquota Iva al 10% varrà soltanto entro i primi 480 metri cubi all’anno. Superata la soglia, la percentuale crescerà al 22%.
Bollette del gas: possibile un nuovo taglio dell’aliquota Iva?
Nell’autunno dello scorso anno il prezzo del gas, salito da 1 a 3 euro al metro cubo, pesò assai sulle spese dei proprietari immobiliari, degli inquilini e delle famiglie in generale. Ecco perché il Governo varò l’Iva dal 22% al 5% sulle forniture di gas per usi civili e sul teleriscaldamento.
C’è chi potrebbe domandarsi della possibilità di un nuovo taglio della tassa in oggetto. Ebbene, al momento non si hanno notizie favorevoli a riguardo. Infatti, a meno di interventi in extremis – come ad es. nel decreto Milleproroghe o in qualche altro decreto al momento in corso di redazione da parte del Governo – l’anteriore regime fiscale ritornerà pienamente operativo, per tutti e senza distinzione di categorie (ad es. pensionati a basso reddito o famiglie entro una certa soglia ISEE).
Concludendo, le istituzioni per ora hanno varato il solo contributo straordinario rivolto ai beneficiari di bonus sociale elettrico, ovvero uno sconto sulla bolletta elettrica. Ciò – dicevamo – non è stato accompagnato da un nuovo intervento ad hoc sulle bollette gas metano.