Per l’alta concentrazione di istamina in alcuni lotti di filetti di tonno, stop alla vendita nei supermercati. Che fare in caso di acquisto?
Il consumo di pesce è assai diffuso anche in Italia, visto che sono in molti a preferirlo alla carne. Tuttavia è sempre raccomandabile rispettare alcune norme di igiene, onde evitare eventuali rischi di intossicazione alimentare. Per esempio, quelli legati alla presenza dell’istamina che, in breve, consiste in una sostanza chimica contenuta in una varietà di alimenti, inclusi i pesci.
L’istamina se presente entro certi limiti, non costituisce rischio per la salute umana, ma la notizia circolata in questi giorni ha fatto scattare l’allarme: infatti il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di due lotti di tonno per rischio chimico legato all’eccessiva presenza di istamina.
Vediamo più da vicino la vicenda.
Pericolo istamina nel pesce, via i lotti dai supermercati: ecco quali sono
Stop alla vendita del filetto di tonno a marchio Oltremare, variante striata congelata, ed il motivo è molto semplice: il prodotto ha oltrepassato i limiti normativi consentiti di istamina. Attraverso le analisi e i controlli effettuati, due lotti in particolare sono stati ritirati dai supermercati e, al contempo, il Ministero ha dato indicazioni e consigli sul comportamento da adottare in caso di previo acquisto dei filetti di tonno finiti nel bersaglio delle autorità.
La decisione ministeriale risale allo scorso 2 gennaio ed evidenzia il rischio chimico legato alla vendita di pesce ad elevata concentrazione di istamina, una molecola che può produrre nell’uomo reazioni ed effetti collaterali anche piuttosto gravi, come mal di testa, rossore, prurito, palpitazioni, nausea, vomito, diarrea e in alcuni casi difficoltà respiratorie. Questi sintomi possono aversi anche dopo poche ore dal consumo del pesce contaminato.
In base a quanto emerso dalle attività del Ministero, lo stabilimento responsabile è contrassegnato dal marchio 514 (India), e il pesce in questione è stato distribuito da Effegi Service Spa, un’azienda con sede nella provincia di Mantova, che vende questo prodotto nei supermercati con il marchio Oltremare.
In particolare, i lotti ritirati sono il 3H05 e il 3H06, correlati appunto al numero di stabilimento 514. Da notare che il termine di conservazione di questi prodotti è fissato fino al mese di agosto 2025, ma – alla luce del pericolo istamina – ciò costituisce una scadenza che passa in secondo piano.
Che fare in caso di acquisto dei filetti di tonno con elevata concentrazione di istamina?
Chi avesse già comprato i filetti di tonno appartenenti a uno dei lotti specificati, farà bene ad evitare di ingerirli, impedendo all’istamina di scatenare eventuali reazioni avverse anche pericolose. Ecco perché è altamente raccomandabile riportare subito il prodotto al supermercato in cui è stato acquistato, per averne la sostituzione o la riconsegna della somma spesa per l’acquisto.
Ciò rispetta pienamente le normative sanitarie in materia, e comprova quelli che sono i diritti del consumatore in caso di acquisto di prodotti poi ritirati dal commercio per ragioni sanitarie.