La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto novità in merito alla richiesta di rimborso dell’affitto o della rata del mutuo. Vediamo chi potrà approfittarne.
Fate due conti, quanto avete pagato di mutuo o affitto nel corso del 2023? Cifre da capogiro, presupponiamo, soprattutto considerando gli aumenti. Sarebbe bello recuperare parte delle spese ma come procedere?
Tra le spese che più gravano sulle spalle delle famiglie italiane ci sono affitto e mutuo. Una buona parte dello stipendio viene cancellata dall’obbligo di pagamento delle mensilità dovute per avere un tetto sopra la testa. Il 2023 è stato l’anno degli aumenti specialmente in relazione ai tassi di interesse dei mutui. Chi aveva in passato sottoscritto un finanziamento a tasso variabile per comprare casa si è ritrovato con rate raddoppiate che hanno sfiorato i mille euro.
Ora fortunatamente la BCE ha smesso di alzare il costo del denaro e piano piano si noterà una diminuzione degli importi ma ciò non toglie che affitto e mutuo sono due vere e proprie spade di Damocle sulla testa degli italiani.Come detto sarebbe bello ottenere un rimborso della spesa e grazie alla Legge di Bilancio 2024 forse questo rimborso arriverà realmente. La decisioni finale è nelle mani dei datori di lavoro. Scopriamo perché.
Rate del mutuo e affitto, il rimborso è possibile: come richiederlo?
Ricordate i fringe benefit, i bonus aggiuntivi che il datore può concedere al dipendente in un’ottica di welfare aziendale? Ebbene, la Legge di Bilancio 2024 ha incluso nei fringe benefit il rimborso del canone di locazione e degli interessi del mutuo. Non solo, ha alzato il tetto massimo esentasse fino a mille euro per tutti i lavoratori e a 2 mila euro per i dipendenti con figli a carico.
Con la novità della Manovra sarà possibile inserire tra le voci di spesa rimborsabili il mutuo per l’acquisto della prima casa e l’affitto. Significa che le aziende hanno la possibilità di migliorare il benessere economico dei propri dipendenti fornendo un aiuto economico concreto. I lavoratori potranno contare su guadagni maggiori da spendere per altre necessità o progetti. Un vero e proprio sogno che si avvera ma al momento non si può ancora gioire del tutto.
Mancano i chiarimenti ufficiali su come muoversi all’interno di questo fringe benefit. Si attendono spiegazioni sulle voci di affitto e mutuo da far rientrare nei rimborsi e poi c’è un’altra questione. Prima di fare domanda di rimborso completa di ogni informazione di cui il datore di lavoro necessiterà, occorrerà accertarsi che la propria azienda aderisca a tale iniziativa. Non vige, infatti, alcun obbligo.