Chi vuole ottenere l’ISEE per accedere a bonus ed agevolazioni, dovrà fare attenzione alla compilazione DSU. Cosa si rischia con dati falsi?
Com’è noto, l’ISEE – acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente – consiste in uno strumento utile a stabilire la situazione economica di un nucleo familiare, e dunque il diritto ad accedere ad una pluralità di prestazioni sociali e agevolazioni fiscali, ad es. quelle in tema di tasse universitarie. Scopo dell’ISEE è costituire un indicatore dettagliato della situazione economica di una famiglia, rispetto al mero reddito dichiarato.
Grazie alla DSU – Dichiarazione Sostitutiva Unica, documento che il richiedente compila per dichiarare i propri dati economici e patrimoniali, è possibile addivenire al dato dell’ISEE che, infatti, viene calcolato in base alle informazioni fornite nella dichiarazione. E’ vero che la DSU dà i dati utili a stabilire a quanto ammonta l’ISEE, ma si tratta di una auto dichiarazione e, dunque, è un documento che non si appoggia a documenti che acclarano la situazione economica.
Attenzione a rappresentare con correttezza la propria situazione economica, perché la legge sanziona chi non è trasparente. Pertanto, che succede in caso di un ISEE non corrispondente alla realtà? Ovvero, in ipotesi di ISEE falso che cosa si rischia? Vediamolo di seguito.
Controlli sull’ISEE, chi li svolge e in che modo
L’ISEE tiene conto di diversi elementi, come il reddito familiare, la composizione del nucleo, il patrimonio immobiliare, e non solo. Proprio perché fondamentale per accedere ad agevolazioni e benefici vari, l’Agenzia delle Entrate svolge controlli accurati sull’ISEE 2024, in modo da scovare chi ha dichiarato il falso per abbassarne il valore.
Tuttavia sarebbe più corretto dire che il controllo si ha sulla DSU, per verificare la corrispondenza con quanto comunicato al Fisco. Anche l’Inps vigila sulla correttezza delle informazioni contenute nella DSU, in quanto ente preposto anche all’erogazione di prestazioni assistenziali.
Oltre a questo tipo di controllo sui dati, ve n’è un lato che mira a verificare le effettive condizioni economiche del nucleo familiare. In queste circostanze entra in gioco la Guardia di Finanza che opererà in coordinamento con le Entrate.
Quali sanzioni si rischiano in caso di ISEE falso
Essendo l’ISEE basato su un’auto dichiarazione, non sorprendono i molti abusi e irregolarità emerse nel corso degli anni. Non c’è soltanto chi in buona fede sbaglia a riportare i dati e viene dunque invitato a rettificare. C’è infatti chi preferisce aggirare la legge, andando a dichiarare il falso nella DSU pur di ottenere un bonus, uno sconto o una prestazione a cui non avrebbe diritto. Tuttavia, in questi casi la legge è molto chiara perché entra in gioco l’illecito penale della falsa dichiarazione a pubblico ufficiale, che implica un pericolo non indifferente. Infatti il beneficiario che ha percepito il beneficio o l’agevolazione:
- perderà quanto ottenuto con l’ISEE falso e dovrà restituirlo (beneficio o agevolazione revocata)
- rischierà la reclusione fino a sei anni e una multa
Pertanto se durante i controlli dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza, emergerà che la dichiarazione del falso è stata frutto di una precisa volontà, si paleserà la responsabilità penale dell’autore della violazione. Questo è infatti quanto previsto per il reato di chi attesta, dichiara o rilascia falsamente ad un pubblico ufficiale informazioni false, come appunto quelle della DSU.