La Corte di Cassazione ha stabilito delle importanti novità relative alla liquidazione del TFS degli statali. Quando verrà aggiornata la normativa?
Otto mesi fa la Corte di Cassazione si è pronunciata sull’esigenza di revisionare i tempi per la corresponsione del TFR/ TFS ai dipendenti statali.
Nel dettaglio, i Giudici hanno stabilito che il pagamento delle somme dovute per la fine del rapporto lavorativo non dovesse avvenire dopo anni (come di fatto avviene), perché si lederebbe il principio della giusta retribuzione e penalizzerebbe eccessivamente gli statali rispetto ai lavoratori privati (che, invece, ricevono il TFR entro massimo 45 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro).
Ad oggi, tuttavia, si attende ancora una legge che regoli tale disciplina e che attui le direttive degli Ermellini. Le tempistiche per il versamento del TFS continuano a essere eccessivamente lunghe e non omogenee. Bisogna, infatti, attendere 12 mesi nel caso di interruzione dell’attività lavorativa per raggiungimento dei requisiti, limiti di età o di servizio per la pensione, oppure 24 mesi in caso di cessazione per dimissioni volontarie.
I tempi per il pagamento variano, poi, a seconda dell’importo spettante. Nel caso di cifre pari o inferiori a 50 mila euro, si può ottenere la liquidazione in un’unica soluzione; se l’ammontare è compreso tra 50 mila e 100 mila euro, viene suddiviso in due rate annuali e, infine, se è pari o superiore a 100 mila euro, in tre rate annuali. Questo meccanismo porta a una dilazione dei tempi di pagamento fino a 5 anni!
Ma cosa cambierà in base alle direttive della Corte di Cassazione?
Liquidazione TFS dipendenti statali: cosa prevede la proposta di legge di riforma?
Per rinnovare la disciplina del TFR/TFS dei dipendenti statali e uniformarsi alla decisione della Suprema Corte, nei giorni scorsi in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati è cominciato l’iter per una proposta di legge avanzata dal Movimento Cinque Stelle.
Il disegno prevede la riduzione a massimo tre anni delle tempistiche per la liquidazione del Trattamento di Fine Servizio ai dipendenti statali. La nuova normativa, ovviamente, riguarderà tutti coloro che andranno in pensione in futuro e non quelli che hanno già cessato il proprio rapporto lavorativo e che attendono il pagamento della prestazione.
Per questi ultimi, potrebbe esserci la sola possibilità di un rimborso per i ritardi subiti. Ma in ogni caso, bisognerà attendere l’approvazione della nuova legge. Se verranno rispettate le tempistiche per la discussione e non ci saranno ritardi in Parlamento, la normativa di riforma del sistema di TFR/ TFS per i dipendenti pubblici potrebbe essere applicata tar settembre e ottobre.