L’INPS versa un sussidio economico ai soggetti che non possono svolgere alcun tipo di attività lavorativa. Quali sono i requisiti per richiederlo? Scopriamolo.
L’ordinamento italiano prevede strumenti di tutela per le persone che hanno particolari disagi sanitari, economici e sociali e non sono in grado di provvedere in autonomia al proprio sostentamento.
Uno dei sussidi più efficaci è la pensione di inabilità, una misura economica destinata a coloro ai quali è stata riconosciuta un’assoluta e permanente incapacità allo svolgimento di ogni tipo di attività lavorativa.
Possono ottenerla:
- i lavoratori dipendenti sia privati sia pubblici;
- i lavoratori autonomi (come artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
- gli iscritti alla Gestione Separata, cioè al Fondo pensionistico INPS destinato alle categoria di lavoratori che non godono di un’autonoma tutela previdenziale, ad esempio gli artisti.
La pensione di inabilità può essere richiesta telematicamente, tramite il sito ufficiale dell’INPS, telefonando il Contact Center al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) o allo 06.164.164 (a pagamento, da rete mobile) o rivolgendosi a un Patronato.
Decorre dal primo giorno del mese seguente a quello in cui è stata presentata la richiesta all’INPS. Ma quali sono i presupposti per richiedere la pensione?
Pensione di inabilità: chi può ottenerla e a quanto ammonta?
Per l’erogazione della pensione di inabilità, la normativa prescrive il possesso di due fondamentali requisiti: uno sanitario e uno contributivo. In particolare:
- l’assoluta e permanente incapacità a svolgere un’attività lavorativa, per infermità oppure difetto fisico o mentale;
- la maturazione di almeno cinque anni di contribuzione, pari a 260 contributi settimanali, dei quali tre anni, ossia 156 settimane, nel quinquennio precedente la richiesta. Sono utili tutti i contributi, anche quelli figurativi, volontari, da riscatto o da ricongiunzione.
Bisogna, inoltre:
- interrompere qualsiasi attività lavorativa e provvedere alla cancellazione da elenchi e albi;
- rinunciare alle eventuali indennità di disoccupazione o trattamenti a sostegno del reddito. Allo stesso modo, la pensione di inabilità non può essere ottenuta da coloro che già percepisco una rendita INAIL.
L’ammontare della prestazione è stabilito tramite il sistema di calcolo misto, retributivo o contributivo.
Con il metodo retributivo, vengono prese in considerazione le ultime retribuzioni, invece con il metodo contributivo il totale dei contributi effettivamente versati. Tra i due, il primo è decisamente quello più favorevole, ma può essere applicato solo a coloro che hanno iniziato a versare contributi prima del 1° gennaio 1996.
Ricordiamo, infine, che la pensione di inabilità è reversibile agli eredi del titolare in caso di decesso e che può essere revocata se si perdono i requisiti prescritti dalla normativa. Per questo motivo, i beneficiari possono essere sottoposti a visita di revisione periodica da parte dell’INPS.