Il passaggio al mercato libero dal mercato tutelato è uno snodo complesso, in quanto i cittadini appaiono disorientati sul cambio di regime.
L’Isee potrebbe fare una brutta sorpresa a quei clienti che credono di essere nello status di ‘vulnerabili’ e, dunque, contare sul regime agevolato del cd. mercato tutelato. Ma la doccia fredda è dietro l’angolo per non poche persone. Infatti proprio poco prima di metà gennaio è ufficialmente terminato il regime del mercato tutelato per 5 milioni e mezzo di utenti cd. “non vulnerabili”.
Con questa locuzione la legge intende le persone non indigenti, anziane, malate croniche, o residenti in aree disagiate del paese. Ebbene per essi il rischio è proprio quello di ritenersi ancora “vulnerabili” ad inizio 2024 – e perciò non obbligati a scegliersi un fornitore sul mercato libero. La doccia fredda però è destinata ad arrivare, quando sarà scoperto di non avere più i requisiti necessari.
Lo segnala l’Unione nazionale consumatori, che ha posto la sua attenzione su una piccola grande rivoluzione, che sta lasciando disorientati numerosissimi utenti, che troveranno importanti novità sulle bollette del gas. Vediamo più da vicino.
Fine mercato tutelato, il mercato libero vale anche per queste categorie di persone
Complessivamente, sono le persone cd. svantaggiate ad essere coperte dalla prosecuzione del mercato tutelato, che consente ai clienti di avere accesso all’energia elettrica alle condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti), sulla scorta dell’oscillazione del valore delle materie prime sul mercato. Ebbene tra persone svantaggiate abbiamo quelle che lo sono dal punto di vista economico, ovvero i beneficiari del bonus luce e gas per il disagio economico.
Attenzione però a quanto segue:
- se lo scorso anno il tetto massimo di Isee per averne diritto era salito a 15mila euro, nell’anno in corso detta estensione non è stata fatta oggetto di proroga, togliendo contestualmente il riconoscimento di vulnerabilità a tutti i cittadini che hanno un reddito maggiore di 9.530 euro. Si tratta insomma di persone che, se non già informate, potrebbero presto ricevere la doccia fredda della scoperta di non essere più classificate come vulnerabili. Infatti se è vero che hanno intascato il bonus sociale nel 2023, oggi non lo sono più per la perdita del requisito Isee
- inoltre, a non aver ricevuto proroga è anche la soglia Isee a 30mila euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico, che scende infatti a 20.000 euro. Pertanto ecco ulteriori famiglie che non saranno più coperte dal regime del mercato tutelato per i vulnerabili, transitando dunque al mercato libero
Concludendo, viste le difficoltà interpretative che hanno riguardato e stanno riguardando numerosi cittadini, l’Unione nazionale consumatori (Unc) ha redatto una aggiornata guida ad hoc, che intende fare il punto sui temi del mercato libero e di quello tutelato. La guida è consultabile in questa pagina.