La Legge 104 permette di approfittare di alcune agevolazioni per ristrutturare casa adeguandola alle esigenze della persona con disabilità.
Chi può richiedere le detrazioni sulle spese relative ad interventi volti a ristrutturare l’abitazione in cui vive un titolare di Legge 104?
Un quesito giunto in redazione ci porta ad approfondire le agevolazioni concesse ai titolari di Legge 104 in caso di ristrutturazione di un immobile. “Vorrei sapere se esistono Bonus o agevolazioni per disabili con riconoscimento della Legge 104. Nel caso specifico a seguito dell’amputazione degli arti inferiori è necessario modificare la doccia con un piano pari al pavimento e togliendo il vetro di accesso per facilitare l’ingresso della carrozzina. Ci sono agevolazioni per recuperare la spesa?”.
La Legge 104 ha l’obiettivo di tutelare le persone con disabilità garantendone l’assistenza nonché la tutela dei diritti. Di conseguenza prevede agevolazioni e benefici per ridurre le spese sanitarie, incentivare la mobilità sostenibile e promuovere l’abbattimento delle barriere architettoniche. Significa che in caso di ristrutturazione di una casa per rendere l’immobile più adatto alle esigenze del disabile si possono richiedere benefici economici.
Le agevolazioni concesse con la Legge 104 per ristrutturare casa
Il disabile grave può avere accesso a numerosi benefici se presenta una minorazione fisica, psichica, sensoriale attestata da una Commissione apposita. Le agevolazioni possono essere richieste anche da parenti e affini che assistono la persona con Legge 104. Ma quali sono questi aiuti?
Il Bonus per la ristrutturazione di una casa è il Bonus eliminazione barriere architettoniche. Vi rientrano gli interventi per l’allargamento di porte e passaggi, l’eliminazione di scalini per installare passerelle, le ristrutturazioni che modifica la planimetria dell’abitazione e la trasformazione degli spazi del bagno. Qui la risposta al quesito. La detrazione del 75% prevista per l’abbattimento delle barriere architettoniche può essere richiesta per gli interventi da attuare nel bagno se servono per migliorare la qualità della vita del disabile.
Nella definizione di barriera architettonica, infatti, ci rientrano tutti gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità specialmente di chi ha una capacità motoria ridotta o impedita in forma temporanea o permanente. Sono barriere da abbattere anche gli ostacoli che limitano o impediscono la comoda e sicura utilizzazione delle parti, attrezzature e componenti.
Tra le agevolazioni concesse ai disabili anche la detrazione IRPEF del 50% su un tetto di spesa massimo di 96 mila euro che nel 2025 scenderà al 36% su un tetto di spesa massimo di 48 mila euro e l’IVA agevolata al 4% per tutte le prestazioni legate all’appalto di lavori o all’abbattimento delle barriere architettoniche (DM 236 del 1989 articolo 8.1.13).