L’Europa aumenta le restrizioni nei confronti di chi paga coi contanti e l’occhio è puntato verso i super ricchi, ecco le nuove regole.
Le riforme contemplate dall’UE vanno nella medesima direzione presa dai vari Stati membri, e cioè combattere l’evasine fiscale ma anche il riciclaggio di denaro. I pagamenti in contanti, utilizzati spesso proprio per scopi illeciti, saranno controllati ancora di più e a rimetterci saranno anche i “ricchi” che desiderano mantenere l’anonimato.
Le nuove regole, infatti, abbattono anche quel tabù, se così possiamo chiamarlo, e le banche saranno tenute a segnalare tutte quelle transazioni “sospette” effettuate oltre una certa soglia. Vediamo dunque quali sono le disposizioni ultime in materia.
L’UE dichiara lo stop ai contanti, aumentano i controlli anti riciclaggio
Oggi in Italia il tetto massimo consentito per un pagamento in contanti è di 5 mila euro, perché il nostro Paese sta già adottando numerose misure contro l’illecito che passa attraverso le transazioni di denaro non tracciabili.
Da ora in avanti, in tutti i 27 Stati dell’UE sarà stabilito un tetto massimo di 10 mila euro; i singoli Stati Membri potranno anche abbassare questa soglia, ma non ovviamente alzarla.
Chi paga in contanti per un importo sopra i 3 mila euro non sarà più coperto dall’anonimato. Le banche, così come gli istituti finanziari, le agenzie immobiliari, ma anche i negozianti o i Casinò, saranno obbligati a identificare il soggetto.
Lo stesso dicasi per altri settori, che fino ad oggi erano rimasti al di fuori di molti controlli; parliamo di club di calcio e degli agenti, che dovranno segnalare qualsiasi transazione in contanti sospetta. Scendendo nel particolare, l’UE desidera evitare fenomeni come quelli delle scommesse sportive illegali. Sempre secondo disposizioni europee, però, i vari Stati potranno non aderire a queste normative se ritengono che il loro comparto sportivo non sia a rischio. Un po’ un controsenso in effetti.
Nel mirino UE c’è anche il comparto del lusso. Tutti gli “attori protagonisti” (gioiellerie, rivenditori di yacht o di jet privati, rivenditori di auto di lusso eccetera) saranno obbligati a inviare informazioni su chi effettuerà pagamenti in contanti. C’è da dire però che le soglie previste sono piuttosto alte: ad esempio per le auto si parla di più di 250 mila euro.
Non rimangono fuori dai controlli nemmeno le criptovalute; l’UE considererà sospetta ogni transazione di 1000 euro effettuate con le monete virtuali.