Spesso si sente parlare della possibilità di installare pannelli fotovoltaici gratis, grazie al Reddito Energetico, ma esiste davvero?
Molte persone vorrebbero poter abbracciare la transizione green e cambiare la caldaia a gas coi pannelli fotovoltaici, ma non sempre hanno la disponibilità economica.
A questo proposito è dunque nata l’iniziativa del Reddito Energetico, molto nobile, che permette ai nuclei familiari meno abbienti di ottenere i fondi necessari per passare all’energia sostenibile. Un progetto che nel concreto andrebbe a non escludere nessuno e ovviamente tramite l’espansione degli impianti green si andrebbe a salvare meglio l’ambiente.
Ma non mancano le criticità e anche i dubbi, e a dirla tutta mancano anche le modalità tecnico-pratiche per attuare questo fantomatico “reddito energetico”. Ecco qual è la situazione attuale.
Il reddito energetico offre davvero i pannelli fotovoltaici gratis? La risposta non è scontata
È stato istituito il Fondo Nazionale Reddito Energetico, 200 milioni di euro che dovrebbero aiutare i cittadini meno abbienti a comprare i pannelli solari.
Il decreto inerente, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 261 dell’8 novembre, illustra tutto quanto: le modalità di assegnazione del fondo, i requisiti per l’accesso al benefit, e anche le modalità con cui i cittadini interessati devono presentare la domanda.
Il benefit è rivolto ai nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore ai 15 mila euro e se in famiglia ci sono 4 o più figli il tetto ISEE sale a 30 mila. Solamente i proprietari di immobili (o che hanno un reale diritto di godimento su di essi) potranno chiedere il “bonus”, inoltre sono previsti dei paletti e delle regole da rispettare.
In sostanza, il beneficiario dell’impianto fotovoltaico ottenuto gratuitamente dovrà cedere l’eccesso di energia prodotta, e non potrà accumularla. Poi dovrà mantenere in essere l’impianto per almeno 20 anni, senza poter installare altri impianti, come ad esempio un microeolico.
Tecnicamente parlando, per ottenere il bonus l’impianto fotovoltaico deve avere almeno 2 kW di potenza nominale e non superiore a 6 kW.
Le risorse stanziate per il 2024 e il 2025 ammontano a 200 milioni di euro, che verranno suddivisi tra le varie Regioni d’Italia, e più nello specifico:
- 80 milioni per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- 20 milioni per le altre regioni o province autonome.
Al momento, però, se un cittadino fa una ricerca in rete per capire come può chiedere di ottenere questo “regalo” non trova informazioni. In realtà, sebbene i fondi ci siano, manca ancora il modo pratico di inoltrare le domande.
Sembra che sarà GSE a gestire una piattaforma ad hoc, dove il cittadino potrà tentare di rientrare tra i fortunati. E immaginandoci le procedure burocratiche e confusionarie, comprendiamo bene che questa iniziativa non offrirà un reale vantaggio ai cittadini, sebbene sia sponsorizzata politicamente ai quattro venti come un gesto benefico e di grande generosità.
Non resta che aspettare e capire se una normale famiglia riuscirà a installare davvero un impianto fotovoltaico in modo gratuito. Al momento, di fatto, non è possibile, e non si sa quali domande verranno accettate e quali rimarranno escluse per mancanza di fondi, magari perché enti e imprese sono stati più veloci.