L’INPS sta per pubblicare il cedolino della pensione di febbraio 2024. Scopriamo le novità sugli aumenti dell’importo e gli arretrati spettanti.
La rivalutazione consentirà di ottenere importi più alti sull’assegno pensionistico per un massimo di 115 euro circa al mese. Vediamo quali sono le novità più interessanti per il mese di febbraio 2024.
I pensionati possono controllare l’importo della pensione di febbraio 2024 prendendo visione del cedolino sul sito dell’INPS, accedendo all’Area Personale MyINPS tramite credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta nazionale dei Servizi). Il cedolino è il documento che riporta la data di pagamento più tutte le voci che concorrono al calcolo dell’importo finale erogato. Da gennaio 2024 si troveranno interessanti novità legate alla rivalutazione delle pensioni.
La percentuale di aumento è stata fissata al 5,4% per gli importi entro 4 volte il trattamento minimo (2.272 euro al mese). Superando questo limite la percentuale netta di perequazione si ridurrà in modo proporzionale. Scenderà a 4,59% fino a 2.840 euro, al 2,86% per le pensioni entro i 3.408 euro, al 2,53% rimanendo sotto i 4.543 euro, all’1,99% per le pensioni sotto i 5.679 euro e all’1.89% oltre i 5.679 euro.
Tra aumenti e pensioni il cedolino avrà importi più alti
A febbraio i pagamenti delle pensioni scatteranno dal giorno 1. Ricordiamo che chi ritira in contanti presso un Ufficio Postale dovrà continuare a rispettare la turnazione in base all’iniziale del cognome. Dalla A alla B giovedì 1 febbraio, dalla C alla D venerdì 2 febbraio, dalla E alla K sabato 3 febbraio solo di mattina, dalla L alla O lunedì 5 febbraio, dalla P alla R martedì 6 febbraio e mercoledì 7 febbraio dalla S alla Z.
Come detto gli importi saranno più alti grazie alla rivalutazione delle pensioni. Nello specifico è possibile stimare questi incrementi.
- 54 euro lordi al mese per una pensione di mille euro,
- 81 euro lordi su 1.500 euro,
- 108 euro lordi su 2 mila euro,
- 114,75 euro lordi su 2.500 euro,
- 85,80 euro lordi su 3 mila euro,
- 88,55 euro lordi su 3.500 euro,
- 101,20 euro lordi su 4 mila euro,
- 100 euro lordi su 5 mila euro,
- 113,40 euro lordi su 6 mila euro.
Una pensione netta maggiore si avrà anche per l’effetto dall’accorpamento dei primi due scaglioni IRPEF. Parliamo dei redditi fino a 28 mila euro con aliquota del 23% al pari dei redditi entro i 15 mila euro. L’imposta pagata sarà inferiore per chi ha redditi tra 15 mila e 28 mila e di conseguenza l’importo sull’assegno sarà maggiore. La stima è di 6.440 euro oggi contro i 6.700 euro del 2023. In un anno il guadagno sarà di 260 euro ossia 20 euro in più circa al mese.