Il Covid 19 continua a contagiare e a causare ricoveri e decessi. Le varianti attuali sono meno pericolose ma il virus continua a causare problemi di salute.
L’Europa attende la pillola anti-Covid creata in Cina. Sembrerebbe far guarire rapidamente dall’infezione ma possiamo fidarci? I dubbi sull’assunzione sono inevitabili e, come al solito, i pareri sono discordi.
In Italia la variante Covid oggi più diffusa deriva da Pirola, è parecchio contagiosa e i sintomi sono quelli classici. Febbre anche molto alta, mal di testa costante e sintomi parainfluenzali (mal di gola, tosse, raffreddore) tanto da rendere difficile distinguere un’infezione da Covid con un virus influenzale. Solo un tampone può risolvere il dilemma. Di conseguenza si comprende come la pericolosità del contagio non è più alta come un tempo.
Ma ciò non significa che il Covid non possa ancora provocare ricoveri e decessi soprattutto nelle persone con patologie pregresse e con immunodeficienze. Ricordiamo, poi, che il Coronavirus lascia molti strascichi dopo il contagio. Il Long Covid, con conseguenze sulla salute anche per mesi. Per evitare problematiche serie è stata creato un nuovo farmaco, una piccola anti-Covid.
Quando arriverà in Europa la pillola anti-Covid e chi potrà assumerla
In Cina sta per arrivare in Europa un farmaco chiamato Simnotrelvir. Si tratta di una pillola anti-Covid che accelera il processo di guarigione e che è già in vendita tra i confini cinesi. Già dall’inizio del 2023 è stata concessa l’autorizzazione per un uso emergenziale diventando ben presto il farmaco più acquistato in caso di Covid considerando il costo più economico rispetto a Paxlovid.
Assumendo la pillola la guarigione accelererà di un giorno e mezzo ma solo se il soggetto si trova in condizioni di infezioni lievi o moderate. Per i casi gravi il Simnotrelvir è inutile. Gli ottimi risultati, comunque, potrebbero portare altri Paesi a studiare la composizione del farmaco e approvarlo. La terapia prevede un ciclo di pillole per apportare velocemente benefici all’organismo. La febbre si abbassa e i sintomi parainfluenzali si riducono. Un sollievo notevole per chi conosce bene gli effetti del Covid e i dolori che può provocare.
Al momento, però, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’uso di Paxlovid ai pazienti ad alto rischio. Questo farmaco è già venduto anche in Italia mentre per il Simnotrelvir occorre ancora svolgere le opportune indagini al fine di verificare la reale efficacia e l’assenza di controindicazioni significative. Comunque lo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine per ora sembra confermare l’efficacia della pillola anti-Covid.