L’INPS ha applicato la rivalutazione del 5,4% alle pensioni e anche gli iscritti alla Gestione Separata dovranno pagare nuovi importi per l’accredito dei contributi.
In seguito all’adeguamento delle pensioni al tasso di inflazione, sono state rivalutate anche le aliquote contributive per gli iscritti alla Gestione Separata.
Con la Circolare n. 24/2024, l’INPS ha chiarito che, quest’anno i professionisti con partita IVA iscritti alla Gestione Separata dovranno pagare ben 210 euro in più rispetto all’anno scorso, per un totale di 4.800,79 euro.
L’incremento delle aliquote contributive, inoltre, riguarderà anche gli sportivi dilettanti, sia collaboratori sia autonomi, che avranno l’obbligo di iscriversi alla Gestione Separata. I professionisti con partita IVA, sono tenuti al versamento dei contributi con aliquota del 26,07% del reddito annuo percepito. Per i collaboratori, invece, trova applicazione l’aliquota totale del 35,03%.
Gli iscritti a un diverso Fondo di previdenza obbligatorio (INPS oppure Cassa professionale) oppure i titolari di pensione possono beneficiare dell’aliquota ridotta al 24% (sia in qualità di professionista sia di collaboratore). Per i collaboratori rimane la regola della suddivisione delle spese contributive per un terzo a carico del collaboratore e per due terzi a carico del committente.
Come cambiano, per quest’anno, le aliquote contributive per i lavoratori che sono iscritti alla Gestione Separata, in seguito alla rivalutazione al tasso di inflazione? Vediamolo nel dettaglio.
Nuove aliquote contributive: quanto bisognerà pagare per l’accredito dei contributi?
Poiché nel 2024 il tasso di inflazione definitivo registrato è aumentato del 5,4%, il massimale contributivo è salito da 113.520 euro a 119.650 euro.
Di conseguenza, al di là di questo limite, non si pagano i contributi. Il minimale, invece, è stato incrementato a 18.415 euro, rispetto ai 17.504 euro del 2023.
In virtù di tali cambiamenti, gli iscritti alla Gestione Separata che soggiacciono all’aliquota del 24%, riceveranno l’accredito di un intero anno ai fini pensionistici previo versamento di un importo pari a 4.419,6 euro, di ben 218,64 euro superiore al 2023. Per i professionisti con partita IVA la somma sarà di 4.800,79 euro, 209,49 euro in più rispetto al 2023, e i collaboratori ai quali si applica l’aliquota del 35,03% dovranno pagare 6.450,77 euro (319,12 euro in più rispetto al 2023).
Affinché possa essere accreditata la contribuzione presso la Gestione Separata per tutti i mesi dell’anno solare, è necessario che venga pagata una cifra annua non inferiore a quella determinata sul minimale di reddito fissato per gli esercenti attività commerciale, che ammonta a 18.415 euro.
Nel caso in cui venga versata una contribuzione inferiore, i mesi vengono diminuiti in relazione all’ammontare pagato e vengono riconosciuti, in maniera continuativa, dal mese di gennaio.