Alcuni contribuenti hanno diritto a una mensilità aggiuntiva. Quando spetta la quattordicesima e come si calcola il suo ammontare? Scopriamolo.
I pensionati che hanno compiuto 64 anni e determinate categorie di lavoratori ricevono, nei mesi di giugno o luglio, una mensilità aggiuntiva della pensione o dello stipendio.
Si tratta della cd. quattordicesima. Per quanto riguarda i lavoratori, tuttavia, l’erogazione della prestazione dipende da quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale. A differenza della tredicesima, dunque, che spetta a tutti i lavoratori dipendenti, non tutti possono ricevere la quattordicesima.
Cosa succede in caso di assenza del lavoratore? Tale circostanza potrebbe avere delle conseguenze sulla maturazione della prestazione.
Nel dettaglio, i ratei della mensilità aggiuntiva maturano durante la malattia, il congedo di maternità e paternità, l’infortunio e la malattia professionale, i riposi giornalieri per allattamento, le ferie, i permessi e le festività e il congedo parentale.
Durante tutti gli altri periodi di assenza (ad esempio, lo sciopero, le assenze ingiustificate, le aspettative non retribuite), la maggiorazione non matura.
Come si calcola l’importo della quattordicesima? Vediamo cosa stabiliscono la legge e i contratti collettivi.
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Quattordicesima: come avviene la determinazione dell’importo spettante?
Anche l’importo spettante viene deciso dal Contratto Collettivo, che indica quali sono le voci retributive che devono essere considerate per il calcolo della mensilità aggiuntiva.
Nel dettaglio, gli elementi della busta paga che vengono presi in considerazione per calcolare la quattordicesima sono i seguenti:
- paga base;
- indennità di contingenza;
- e.d.r. (elemento distinto della retribuzione);
- scatti di anzianità;
- ulteriori elementi fissi provinciali e nazionali;
- superminimo individuale e collettivo;
- indennità di mansione;
- premi di produttività;
- indennità di cassa;
- indennità sostitutiva di mensa;
- provvigioni e cottimo;
- benefit e forme di retribuzione aventi carattere continuativo.
Sono, dunque, escluse le somme riconosciute una tantum, quelle derivanti da lavoro straordinario, supplementare, notturno o festivo e i rimborsi spese.
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Per i dipendenti che hanno uno stipendio mensile fisso, la somma spettante corrisponde a una mensilità lorda della busta paga. Per gli operai che vengono pagati a ore, invece, la quattordicesima è calcolata sulla base del divisore orario fissato dallo specifico CCNL.
I lavoratori part-time hanno diritto a una somma riproporzionata all’orario di lavoro effettivamente svolto. Per i lavoratori a chiamata, la determinazione della quattordicesima si effettua applicando una maggiorazione dell’8,33% alla paga oraria.
Ricordiamo, infine, che è stato di recente stabilito un esonero contributivo parziale sui redditi da lavoro dipendente, corrispondete al 6% per quelli che non superano i 35 mila euro e al 7% per quelli fino a 25 mila euro.