Non solo carne “coltivata”: presto potremo anche assaggiare il caffè “coltivato” in laboratorio, grazie a un’azienda che l’ha inventato.
Chi si lamenta della carne sintetica è già un passo indietro, perché a breve saranno molti di più gli alimenti coltivati in laboratorio che dovremo portare in tavola.
Dopo un lauto pasto a base di hamburger coltivati dalle cellule di bovini, cosa c’è di meglio di un caffè? Ebbene, anche questo potremo sorseggiarlo scegliendo la novità del momento, ovvero tra le miscele sintetizzate in laboratorio.
La novità arriva dall’annuncio di un’azienda israeliana, la Pluri Biotech, la cui mission è “trasformare le cellule in soluzioni che promuovono il benessere globale e la sostenibilità“. In sintesi (è proprio il caso di usare questo termine) l’azienda si occupa di fornire soluzioni tecnologiche che permetteranno a chi desidera di coltivare qualsiasi cibo in provetta, e oggi è il turno del caffè.
Cos’è il caffè sintetico e perché presto potrebbe sostituire quello in commercio
Il motivo per cui presto berremo caffè sintetico è il medesimo per cui si stanno creando carni sintetiche: la tutela dell’ambiente.
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Secondo gli esperti, le aree geografiche dove oggi si coltivano le piante di caffè sono a rischio per via dei cambiamenti climatici, e non solo;
- Entro il 2050, il 55-62% di terra in meno per coltivare il caffè
- Il 30% delle attuali terre coltivate a caffè dovrà spostarsi ad altitudini più elevate entro il 2050
- La produzione globale diminuirà della metà nei prossimi 30 anni a causa di fattori climatici
- I prezzi delle importazioni di caffè negli Stati Uniti sono aumentati di oltre il 65% negli ultimi 2 anni.
Inoltre, secondo i dati attuali, c’è da considerare l’impronta di Carbonio inerente alla produzione e consumo di caffè: oggi si stiamo più di 120 miliardi di kg di CO2 all’anno, e il trend è in crescita, e per produrre una tazzina di caffè si utilizzano fino a 140 litri di acqua, considerando tutte le fasi produttive.
Ecco che la soluzione a tutte queste problematiche arriva dalla tecnologia, ovvero dalla possibilità di replicare a livello cellulare la nota bevanda che tutti nel mondo bevono. Gli esperti della Pluri Biotech hanno inventato un sistema per ottenere “un caffè trasformativo basato sulle cellule“. Utilizzando un bioreattore, gli esperti imitano le condizioni naturali della fonte cellulare e utilizzano solo le foglie della pianta.