Quando due coniugi si separano chi deve pagare l’IMU sulla seconda casa? Scopriamo cosa dice la normativa al riguardo.
Le implicazioni di una separazione sono numerose. Ci sono conseguenze emotive, psicologiche ma anche economiche e fiscali. Pagando l’IMU, ad esempio, chi dovrà procedere con i versamenti dopo la fine del rapporto?
L’Imposta Municipale Unica è la tassa corrisposta per la seconda abitazione di proprietà o per la prima casa di lusso. Si paga a livello comunale in due rate, un acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre. Il versamento avviene tramite il Modello F24 e per calcolare il contributo è bene rivolgersi ad un CAF o al commercialista. Cosa succede in seguito ad una separazione? La questione non è sempre chiara essendo la tassazione delle proprietà immobiliari nonché la procedura di separazione argomenti complessi.
In generale, l’obbligo di pagare l’IMU spetta al proprietario della casa assegnatario dell’immobile dopo la separazione. Significa, dunque, che a corrispondere la tassa sarà l’utilizzatore dell’abitazione mentre il coniuge non assegnatario verrà escluso dall’obbligo anche risultandone proprietario. La normativa è così semplice?
Leggi anche >>> Vieni a scoprire come pagare meno IMU se hai invalidità o 104
IMU, chi paga la tassa in caso di separazione
La sentenza di separazione legale assegnerà la seconda casa ad uno dei due coniugi. Da qui ne deriva un diritto di abitazione per il coniuge assegnatario dell’immobile ma anche un dovere di adempiere al pagamento dell’IMU a meno che non si tratti di abitazione principale non di lusso (A1, A8, A9). L’altro coniuge non dovrà considerare la casa assegnata all’ex partner come seconda casa. Di conseguenza sarà esente dal versamento della tassa anche se proprietario dell’immobile.
Una recente modifica della Legge ha però introdotto una diversa formulazione con riferimento all’IMU. Il genitore affidatario dei figli può essere beneficiario dell’esenzione dal pagamento della tassa anche in caso di coppia di fatto risultando assegnatario della casa. Si tratta di un’estensione della normativa che accoglie nel diritto all’esenzione anche il genitore a cui sono stati affidati i figli e a cui è stata assegnata l’abitazione. Ci sono volute diverse sentenze della Cassazione per comprendere fino in fondo la Legge quando si parla di separazione e IMU.
Le conclusioni sono che
- il coniuge non assegnatario non deve pagare l’IMU anche se proprietario della casa,
- l’IMU non si paga se l’assegnatario fa dell’immobile la sua abitazione principale (a meno che non affitti la casa),
- l’IMU non si versa se la casa è assegnata al genitore affidatario dei figli.
Leggi anche >>> Più tasse sul patrimonio con il ritorno dell’IMU sulla prima casa: lo vuole l’OCSE