Il rischio truffa per i cittadini è sempre in agguato. Massima allerta contro comunicazioni truffaldini inerenti a fantomatici rimborsi.
Non c’è tregua per i cittadini per quel che riguarda la possibilità di cadere vittime di una specifica truffa. Attualmente il rischio per gli italiani ma non solo, è di fatto, sempre dietro l’angolo. In una fase dominata dal web e dalle false comunicazioni che troppo spesso da esse provengono, cadere nella trappola di malintenzionati senza scrupoli è qualcosa di incredibilmente semplice. Gli stessi truffatori, nella maggior parte dei casi, giocano proprio con le incertezze e le ingenuità dei cittadini, di fronte a specifiche decisioni da prendere o a situazioni da affrontare.
Non sempre, però, la truffa si svolge secondo quei canoni, per cosi dire, e quelle modalità note ai più. La mail o l’sms con il classico testo accattivante che promette un vantaggio o preannuncia una situazione più che mai rischiosa, per intenderci. Il tutto, sempre accompagnato dall’immancabile link attraverso il quale si chiede di inserire tutte le informazioni richieste per poi risultare puntualmente truffati. Spesso, le situazioni sono ben diverse e ben più difficili da leggere.
Falsi rimborsi fiscali: l’incredibile vicenda di una contribuente
Quello che è successo a una cittadina statunitense residente nello Stato della Pennsylvania è davvero incredibile. Una vicenda che ha chiaramente catturato l’attenzione dei cittadini e di conseguenza lanciato l’allarme nella stessa popolazione. Il tema in questione riguarda presunti rimborsi fiscali fraudolenti, in seguito alla ricezione di ben due assegni assolutamente falsi apparentemente provenienti dall’Internal Revenue Service (IRS).
La cittadina americana, vittima della tentata truffa è Amy Deal, cosi come anticipato residente a Butler in Pennsylvania. La donna inizialmente, ha ricevuto due busta apparentemente provenienti dal Dipartimento del Tesoro statunitense, contenenti due assegni. La protagonista della vicenda ha subito pensato, però, alla truffa, considerata la sua richiesta, da bene 20 anni, di accredito diretto di qualsiasi tipologia di rimborso su conto corrente.
In seguito a successivi controlli, da parte della potenziale vittima, presso il proprio profilo fiscale online, di fatto si è riscontrato che non esisteva alcuna correlazione tra gli eventuali rimborsi fiscali da ottenere e quei due assegni effettivamente ricevuti. Questa è di fatto solo una variante della truffa già spesso purtroppo elaborata da malintenzionati senza scrupoli contro i contribuenti americani. In altre situazioni finti operatori effettuavano controlli fasulli per entrare in possesso di specifiche informazioni, per esempio. Massima allerta, dunque, in tutto il paese, per un fenomeno in crescita che rovina la tranquillità dei cittadini, troppo spesso impegnati a combattere nemici apparentemente invisibili.