Esistono esemplari di monete dal valore inimmaginabili. Alcuni tagli, anche da 1 cent di euro possono valere una fortuna.
Gli appassionati di collezionismo sono alle prese quotidianamente con dubbi e riflessioni circa i passi da compiere per arricchire il proprio archivio delle meraviglie, per cosi dire. Negli ultimi anni, entrando nel merito della questione, per quel che riguarda le monete ma anche le banconote e in linea di massima molti altri oggetti, c’è stata una vera e propria esplosione di consensi. In tutto questo, la regia del fenomeno non può che essere assegnata, di fatto, al web.
La nascita di contesti sempre nuovi di studio, confronto e scambio, la sicurezza degli stessi portali per quel che riguarda la compravendita dei vari esemplari di cui gli stessi collezionisti dispongono, rappresenta un elemento che di certo ha contribuito a far crescere esponenzialmente il fenomeno. Ogni anno milioni di nuovi appassionati percorrono le strade della rete alla ricerca dell’esemplare perfetto da inserire nella propria collezione.
Monete, l’esemplare da 1 cent che fa impazzire tutti: le caratteristiche della moneta europea
Le valutazioni degli stessi esemplari spesso lasciano i semplici appassionati, ma anche i collezionisti più incalliti, spesso letteralmente a bocca aperta. Numerosi possono essere gli elementi utili a incidere nel merito per quel che riguarda l’assegnazione dei un valore di mercato all’esemplare del caso. Anno di conio, contesto sociale e politico dell’epoca, soggetto rappresentato, tiratura, appartenenza eventuale a serie speciali, condizioni di conservazione e presenza, sempre eventuale, di errori di conio.
Uno degli esemplari più seguiti e cercati dai collezionisti di mezzo mondo è senza dubbio quello da 1 cent di euro, presente in circolazione in circa 200 “pezzi”. In questo caso tutto ruota intorno a un clamoroso errore di conio. La presenza su uno dei versi della moneta della Mole Antonelliana, generalmente presente sulla moneta da 2 cent, al posto della classica immagine di Castel del Monte. Il valore di questo esemplare è stato certificato da un’asta numismatica Bolaffi, nel maggio del 2013.
La stessa moneta, infatti, in quell’occasione fu acquistata da un collezionista italiano per ben 6.600 euro, una cifra assolutamente inimmaginabile, per quel tipo di oggetto. Lo stesso Giulio Bolaffi, in quell’occasione, aveva cosi dichiarato: “È un risultato che supera le nostre aspettative. È una moneta ancora molto giovane, e questa prima volta all’asta rappresenta un precedente importante per stabilirne il valore collezionistico. Non escludiamo che possano arrivare segnalazioni di quegli scettici possessori che pur avendola trovata nel lontano 2002, fino a oggi l’hanno tenuta nascosta, e che ora, dopo questo exploit, potrebbero essere intenzionati a venderla”. I collezionisti di tutto il mondo, ovviamente, restano alla costante ricerca di questo prezioso esemplare.