Controlli in aumento da parte del Fisco al fine di individuare le frodi dei cittadini evasori fiscali. Sono in arrivo 320 mila alerts, chi sarà coinvolto?
Nessun errore è concesso, alla minima difformità scatteranno i controlli per i contribuenti. Il fine è ridurre ancora l’evasione fiscale e intervenire efficacemente sulla questione del riciclaggio di denaro, due piaghe della nostra società.
I cittadini non sono tutti onesti, impossibile dire il contrario. C’è chi tenta di raggirare la Legge e di pagare meno tasse o nascondere atti illeciti. Il problema è che i controlli del Fisco non coinvolgono solamente le persone disoneste ma tutti i contribuenti. Anche la persona onesta può finire vittima di accertamenti per errori apparentemente innocui ma che fanno scattare l’allerta per l’Agenzia delle Entrate.
L’attenzione, dunque, deve essere massima perché nessuna difformità o discrepanza verrà ignorata. I sistemi di controllo sono sempre più sofisticati e non lasciano scampo ai cittadini. La guerra all’evasione fiscale diventerà sempre più dura e nel mezzo cadranno anche “innocenti”. Saranno minimo 320 mila i controlli che l’AdE eseguirà annualmente nei prossimi anni. Accertamenti su tasse, IVA, imposte dirette, Bonus.
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Agenzia delle Entrate: chi dovrà temere accertamenti
Incrociando banche dati, elenchi dei contribuenti a rischio evasione fiscali (protetti da pseudonimi per la privacy), dati a disposizione dell’AdE, dell’INPS e di altre agenzie il sistema rileva i controlli da fare. Nel mirino del Fisco cadranno principalmente i soggetti ad elevata pericolosità fiscale. Le identificazioni saranno sempre più accurate e la ricerca avrà come protagonisti i titolari di Partita IVA.
Tramite analisi selettive si individueranno i possibili evasori usando dati della fatturazione elettronica e dei conti correnti. Si progetta un confronto preventivo con il contribuente oggetto di indagine per consentirgli di smentire l’accusa già prima della sua contestazione o di trovare un accordo risolutivo delle controversie. Nel mirino saranno specialmente le Partite IVA apri e chiudi e le multinazionali con oltre 750 milioni di euro di fatturano annuo. Nei piani dl Fisco anche un potenziamento della gestione telematica delle comunicazioni con i contribuenti.
Si pensa ad un alert per le autocorrezioni, un invito alla compliance per inviare documenti o effettuare un pagamento accedendo ad un’unica piattaforma operativa. Sotto controllo, poi, gli obblighi fiscali dei contribuenti. La stima è di 3,01 milioni di lettere di compliance pronte per essere spedite in seguito al rilevamento di errori e omissioni. Ricevendo la missiva bisognerà regolarizzare la propria posizione il prima possibile.
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