Quando si parla di Vitamina B3, detta anche Niacina, si pensa che sia fondamentale per la salute, e ciò è vero solamente in parte.
La vitamina B3 (vitamina PP o niacina), fa parte delle vitamine cosiddette idrosolubili, ovvero quelle che dobbiamo reperire con l’alimentazione perché l’organismo non le accumula.
La Vitamina B3 si trova in molti alimenti, come ad esempio le carni bianche, gli spinaci, il fegato, il salmone, il tonno, il pesce spada, ma anche le arachidi e il lievito di birra.
Per quanto riguarda le funzioni di questa vitamina, ricordiamo che la B3 svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella salute delle cellule, ossigenandole, attua meccanismi a favore della circolazione sanguigna e del sistema nervoso, ed è utile nei processi digestivi nonché nel mantenimento della salute della pelle.
Ma cosa succede se, inconsapevolmente, ne assumiamo troppa? Ciò che è emerso da un recente studio deve metterci in guardia.
Attenzione a ciò che metti nel carrello della spesa, alcuni alimenti sono stracolmi di Vitamina B3 e possono innescare problemi al cuore
Secondo una nuova ricerca, una vitamina aggiunta a molti prodotti alimentari trasformati è collegata ad un aumento del rischio di malattie cardiache.
Si tratta del primo studio in assoluto che documenta i danni al cuore legati al consumo eccessivo di Vitamina B3, che spesso le persone effettuano senza rendersene conto.
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Infatti i consumatori non sanno che la B3 o Niacina è aggiunta in tantissimi alimenti che portiamo in tavola tutti i giorni: cereali, farina, pane e tutti gli alimenti derivati e trasformati.
Un ricercatore della Cleveland Clinic, il dottor Stanley Hazen, avverte che assumerne troppa può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Quello che abbiamo scoperto è che le persone che appartengono al 25% più ricco della popolazione ne assumono troppa e, di conseguenza, producono alcuni di questi metaboliti in eccesso che normalmente non sarebbero nemmeno visibili in un ambiente sano.
Hazen ha scoperto dunque che troppa Niacina può portare a un eccesso di un tipo specifico di metabolita, che innesca un’infiammazione che può danneggiare i vasi sanguigni.
Il problema deriverebbe dal fatto che in passato era necessario aggiungere la Vitamina B3 negli alimenti a causa di pessime abitudini alimentari, ma oggi non ce n’è più bisogno perché tutti possono assumere le corrette quantità di questa Vitamina con una dieta normalissima.
Ecco che persone sane, paradossalmente, ne stanno assumendo troppa e vanno incontro a potenziali rischi per la salute cardiovascolare. Secondo i ricercatori, dunque, i consumatori devono essere maggiormente consapevoli di ciò che mangiano, e dovrebbero evitare il più possibile sia i cibi raffinati che gli integratori di Vitamine che contengano anche la Niacina, a meno che non siano stati prescritti dal medico.