Approfondiamo il Bonus disabili under 35 erogato ai datori di lavoro che impiegano persona con una disabilità. Ci sono novità nel funzionamento.
Il Governo cerca di incentivare le assunzioni dei giovani con disabilità confermando le erogazioni del Bonus dedicato agli enti del terzo settore previsto dal Decreto Lavoro (articolo 28).
La ricerca del lavoro può diventare lunga ed estenuante soprattutto in alcuni casi. Seppur non dovessero esistere discriminazione di alcun tipo, nel 2024 ci sono ancora datori di lavoro che evitano l’assunzione di donne, ad esempio, o di persone con disabilità limitandosi a rispettare i limiti normativi. Per incrementare l’occupazione a tempo indeterminato di lavoratori o lavoratrici con disabilità è stato attivato il Bonus assunzioni disabili under 35.
Un incentivo per i giovani che intendono avviare una carriera lavorativa e che desiderano essere coinvolti in attività produttive o iniziative imprenditoriali. Il Governo ha prorogato la scadenza dal 31 dicembre 2023 al 30 settembre 2024. Significa che gli enti del terzo settore possono approfittare dell’agevolazione per persone con disabilità assunte dal 1° agosto 2020 al 30 settembre 2024.
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I dettagli del Bonus assunzioni disabili under 35
Per poter approfittare del Bonus occorrerà essere appartenenti ad un Ente del Terzo Settore (ETS) come un’associazione di volontariato, di promozione sociale, un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale iscritta all’Anagrafe apposita. Purtroppo altre informazioni aggiuntive non sono ancora state rese note. Si attende, infatti, il Decreto Attuativo che dovrebbe arrivare entro il 1° marzo 2024 dopo l’approvazione al Senato del Decreto Milleproroghe 2024. Una volta che avverrà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Attuativo si potranno conoscere le istruzioni operative per ottenere l’agevolazione. Si conoscerà anche quale sarà il beneficio per chi assume disabili under 35 e come approfittare dell’incentivo.
I lavoratori assunti dovranno essere iscritti agli elenchi degli appartenenti alle categorie protette. Significa, dunque, avere un’invalidità civile riconosciuta pari o superiore al 46% secondo quanto stabilito dalla Legge 68/99. Per gli invalidi al lavoro, invece, si entra nelle categorie protette a partire dal 34% di invalidità. Chi fa parte delle categorie protette può aspirare ad un posto pubblico potendo contare su punteggio maggiori nei concorsi oppure ad un posto privato entrando in una lista di collocamento mirato.
Per accedere al vantaggio occorrerà avere un handicap fisico, psichico o sensoriale con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% oppure cecità assoluta o residuo visivo inferiore a un decimo in entrambi gli occhi in età lavorativa. L’iscrizione alla categorie protette si effettua presso un Centro per l’Impiego. Consigliamo di procedere subito per far parte dell’elenco dei lavoratori disabili non appena il Decreto Attuativo uscirà.
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