L’Unione Europea ha ideato una forma di energia alternativa ai pannelli solari, molto più efficiente e conveniente. Di cosa si tratta?
Uno dei punti del programma europeo di transizione energetica è l’introduzione di nuove soluzioni per la produzione di energia elettrica.
In molti Paesi, tra cui l’Italia e la Spagna, è ancora troppo radicata la dipendenza dagli impianti di gas (più del 40% dell’elettricità viene prodotta dal gas). Per questo motivo, l’Unione Europea sta promuovendo diverse iniziative, per incrementare la diffusione di mezzi di produzione alternativi dell’elettricità.
Particolarmente interessante è il progetto Flexibility for Hydrogen (FLEX4H2), finalizzato all’introduzione di un sistema di combustione flessibile alimentato dall’idrogeno nel gas naturale. Con questo meccanismo, le turbine azionate da gas naturale e altri combustibili si tramuterebbero in turbine a gas a diidrogeno (H2), senza emissione di CO2 (anidride carbonica).
Quali sarebbero le conseguenze di questa importante innovazione? Scopriamole.
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Stop ai pannelli solari con la nuova tecnologia per turbine a gas
I pannelli solari potrebbero ben presto scomparire, in seguito all’introduzione di un’altra fonte di produzione di energia pulita.
L’Unione Europea ha stanziato 4.872.197,50 euro per finanziare il progetto “FLEX4H2”, Flexibility for Hydrogen, che dovrebbe concludersi entro il 31 dicembre 2026. L’obiettivo è l’introduzione di turbine a gas alimentate a diidrogeno (H2), come alternativa al gas naturale e ad altri combustibili fossili. In questo modo, sarà possibile produrre energia elettrica senza il rilascio di anidride carbonica.
Nel dettaglio, il progetto si basa su una specifica tipologia di combustione, la cd. combustione sequenziale a pressione costante, in grado di produrre energia in maniera molto più pulita e stabile rispetto ai tradizionali pannelli solari.
Il meccanismo è stato sperimentato per i motori GT36 di classe H sviluppati da Ansaldo Energia ed è stato ideato da ricercatori italiani.
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Si tratta di un’innovazione rivoluzionaria, che potrebbe incidere per sempre sulle tecniche per la produzione di energia pulita. Secondo le stime, un solo motore caratterizzato dal nuovo sistema di combustione FLEX4H2 sarebbe in grado di eliminare fino a 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno. Contemporaneamente, assicurerebbe energia pulita a più di 500 mila abitazioni.
In questo modo, si sfrutterebbero tutte le conoscenze tecnologiche per consentire alle famiglie di risparmiare e, allo stesso tempo, di utilizzare sistemi di produzione energetica completamente a zero impatto ambientale.
Come sottolinea Federico Bonzani, Direttore prodotto e tecnologia di Ansaldo Energia, “il progetto è una pietra miliare fondamentale per le grandi turbine a gas e la decarbonizzazione è una parte importante della transizione dello scenario energetico“.