Anche per il 2024 è confermato un vantaggioso strumento di anticipo pensionistico, grazie al quale si può smettere di lavorare prima dei 67 anni. Di cosa si tratta?
Più volte i partiti politici hanno proposto di introdurre Quota 41 per tutti, per modificare i requisiti della pensione anticipata della Legge Fornero, per la quale sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Con Quota 41, invece, tutti avrebbero la possibilità di accedere al pensionamento con 41 anni di contribuzione, a prescindere dall’età anagrafica. Questo meccanismo, in realtà, in Italia è già in vigore, ma è riservato solo a specifiche categorie di soggetti. Scopriamo chi sono i beneficiari della misura e quali requisiti sono richiesti.
Leggi anche: “Pensione Quota 41 anche nel 2024? Invia subito questa domanda o rischi di dover rinunciare all’assegno“.
Pensione anticipata con Quota 41: chi può richiederla?
Al momento, possono andare in pensione in anticipo grazie a Quota 41 i cd. lavoratori precoci, ossia coloro che hanno almeno un anno di contributi prima del diciannovesimo anno di età.
La misura è, inoltre, riservata alle seguenti categorie:
- disoccupati che hanno smesso di percepire l’indennità di disoccupazione da almeno 3 mesi;
- caregivers, da almeno 6 mesi, del coniuge o di un parente di primo grado convivente disabile grave;
- soggetti con una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%;
- lavoratori addetti a mansioni gravose da almeno 6 anni negli ultimi 7;
- addetti a mansioni usuranti, che hanno svolto tali attività per almeno 7 anni negli ultimi 10 oppure per almeno la metà della vita lavorativa;
- lavoratori notturni. In tal caso, l’attività deve essere svolta per almeno 6 ore tra la mezzanotte e le 5 del mattino e per almeno 64 giorni l’anno oppure per non meno di 3 ore tra la mezzanotte e le 5 del mattino, per l’intero anno lavorativo.
La richiesta per andare in pensione con Quota 41 va presentata entro il 1° marzo di ciascun anno. È, però, possibile inoltrare domanda fino al 30 novembre; il tal caso, le istanze verranno accolte nel limite delle risorse finanziarie residue.
Leggi anche: “Pensione anticipata: Quota 41 o la Legge Fornero? Ecco qual è la più conveniente“.
I beneficiari ricevono la prima rata della pensione nel rispetto della finestra mobile trimestrale, che decorre dal momento in cui vengono maturati i requisiti richiesti dalla normativa.
Sottolineiamo, infine, che l’assegno erogato non è cumulabile con i redditi dal lavoro subordinato oppure autonomo, fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia (attualmente fissata a 67 anni) oppure dei presupposti per la pensione anticipata ordinaria. Ad esempio, se Tizio smette di lavorare con Quota 41, non potrà cumulare redditi da lavoro fino alla maturazione dei 42 anni e 10 mesi di contribuzione per la pensione anticipata.