Il progetto è di un questionario al posto del modello 730 per semplificare l’impegno dei contribuenti. Quali sono le ultime novità.
Presto potremo dimenticare il vecchio modello 730 da compilare per la dichiarazione dei redditi. L’idea è di un questionario più semplice in alternativa al documento. Lo ha annunciato il direttore Ruffini dell’Agenzia delle Entrate.
Il modello 730 potrebbe essere già sostituito dall’anno in corso con una versione semplificata di dichiarazione dei redditi. Ricordiamo che i contribuenti sono chiamati a comunicare i redditi all’Agenzia delle Entrate tramite vari modelli in base alle proprie caratteristiche. Il più comune è il modello 730 o almeno lo è stato finora. Il direttore dell’AdE ha annunciato una sostituzione imminente a favore di un questionario molto più semplice da compilare. Niente più quadri in cui inserire dati facendo attenzione a non commettere errori.
Il nuovo meccanismo permetterà un’interazione diretta tra contribuente e Fisco e verrà attivato – con molta probabilità – già per la dichiarazione dei redditi 2024 con riferimento alle entrate 2023. Il questionario conterrà le informazioni già in possesso dell’Agenzia delle Entrate che il contribuente sarà chiamato a visionare e modificare in caso di sbagli. La novità più importante è il linguaggio semplice che sarà utilizzato nell’interazione con l’applicativo web.
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Il modello 730 diventa un questionario dal linguaggio semplice
L’Agenzia delle Entrate ha promesso una semplificazione fiscale ai cittadini. Per mantenere la promessa ha pensato ad un modo più facile di comunicare i redditi. L’idea è di evitare procedure digitali poco pratiche soprattutto per chi non è avvezzo alla tecnologia. Basta con la compilazione di riquadri, agli inizi di maggio dovrebbe debuttare un questionario precompilato comprensibile e di facile utilizzo accessibile anche ai titolari di Partita IVA. Inizialmente il nuovo modello si affiancherà alla vecchia precompilata e potrà essere usato da dipendenti e pensionati. Non sarà momentaneamente accessibile agli intermediari.
Gli interessati potranno controllare i dati inseriti e confermarli senza dover procedere manualmente (a meno che non si rilevino errori o mancanze). In questo modo si eviteranno anche i controlli che l’AdE effettua normalmente per verificare che le indicazioni date dai contribuenti siano corrette. Come detto il questionario dovrebbe arrivare a maggio, dopo l’ok da parte del Garante della Privacy. Sarà un modo per i cittadini di risparmiare sul costo del Modello 730 dato che – avendo a disposizione una versione semplice della dichiarazione dei redditi – in molti casi potranno evitare di doversi rivolgere al CAF. E ci sarà una procedura guidata facile da comprendere qualora si dovessero correggere dati.
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