Un genitore può donare un immobile solo a un figlio, escludendo gli altri eredi? Le conseguenze potrebbero essere disastrose.
Un genitore è libero di donare un immobile di proprietà solo a uno dei suoi eredi.
Al momento della successione, tuttavia, gli altri legittimari potrebbero lamentare la lesione dei propri diritti tramite la cd. azione di riduzione, ai sensi dell’art. 559 del Codice Civile.
Se, dunque, è stata donata una casa solo a un figlio e gli altri eredi decidono di agire in giudizio, viene separata dall’immobile in oggetto la quota necessaria per integrare quanto illegittimamente sottratto agli altri eredi. Insomma, prima di procedere con la donazione in favore di un solo figlio, il genitore deve prestare massima attenzione, perché potrebbero esserci spiacevoli conseguenze alla sua morte.
È vero, tuttavia, che la donazione è molto utile proprio per “anticipare l’eredità” e risparmiare sul pagamento delle tasse di successione. Anche in tal caso, bisogna prestare massima attenzione alla normativa vigente, perché la donazione non è sempre gratuita, soprattutto quando ha ad oggetto beni immobili.
Vediamo, dunque, quali sono le ipotesi in cui la donazione è gratuita e quando, invece, bisogna pagare specifiche tasse.
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Donazioni di immobili tra genitori e figli: quanto si paga?
Anche nel caso delle donazioni tra genitori e figli bisogna pagare un’imposta, il cui importo dipende dal rapporto tra il donante e il donatario e dal valore del bene donato.
In alcuni casi, sono previste delle esenzioni. Nel dettaglio, la tassazione è pari:
- al 4%, se la donazione avviene in favore del coniuge o dei parenti in linea retta e il suo valore eccede 1 milione di euro;
- al 6%, se la donazione avviene tra fratelli e sorelle e il valore eccede 100 mila euro;
- al 6%, per le donazione tra gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al terzo grado, da calcolare sul valore totale (senza alcuna franchigia);
- all’8%, per le altre persone, da determinare sul valore totale (senza alcuna franchigia).
Nel caso in cui la donazione sia effettuata in favore di un soggetto disabile grave, la tassa è dovuta solo sulla cifra che supera 1 milione e 500 mila euro, indipendentemente dal grado di parentela tra donante e donatario.
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Ricordiamo, infine, che nell’ipotesi di donazione di un bene immobile o di un diritto reale immobile, è necessario l’atto notarile e, dunque, bisognerà affrontare anche le spese ad esso relative.
La legge, poi, impone il versamento dell’imposta ipotecaria, pari al 2% del valore dell’immobile, e dell’imposta catastale, pari all’1% del valore dell’immobile. Se si tratta di donazioni di prima casa, sia l’imposta ipotecaria sia quella catastale ammontano a 200 euro.