Le città più sicure d’Italia sono luoghi in cui la vita delle persone scorre più serenamente, beneficiandone la propria salute. La classifica più aggiornata, e relativa al 2023, secondo i dati raccolti dal Sole 24 Ore.
Oggigiorno nelle principali città italiane uno dei temi più discussi è il grado effettivo di sicurezza nelle vie e nelle piazze. Quanto ci si sente protetti nel proprio quartiere? E chi, invece, teme di uscire in determinati orari, per timore di uno scippo o di un’aggressione da parte di un malintenzionato?
Anche alla luce dei frequenti fatti di cronaca raccontati nei giornali e tg, sono questioni comunissime, che portano i cittadini a riflettere su quale sia la città più sicura d’Italia, alla luce dei dati e delle informazioni disponibili.
Di seguito scopriremo qual è la città italiana in vetta alla classifica delle città più sicure. Anticipando che non si tratta di certo di una metropoli. Ma coglieremo anche l’occasione per indicare le prime 3 città più pericolose e indicare la top 10, per avere una visione di insieme.
Indice dei contenuti
- La classifica delle città italiane più sicure
- La città più sicura d’Italia è Oristano
- Potenza e Pordenone tra le città più sicure d’Italia
La classifica delle città italiane più sicure
Vediamo anzitutto le prime dieci città italiane – e relative province – più tranquille, tenendo conto del parametro rappresentato del numero delle denunce – indicato tra parentesi accanto al nome delle varie città:
- Oristano (1.658,2 denunce ogni 100mila abitanti)
- Potenza (1.971,0 denunce ogni 100mila abitanti)
- Pordenone (2.141,4 denunce ogni 100mila abitanti)
- Benevento (2.152,7 denunce ogni 100mila abitanti)
- Treviso (2.260,0 denunce ogni 100mila abitanti)
- Sondrio (2.262,0 denunce ogni 100mila abitanti)
- L’Aquila (2.280,0 denunce ogni 100mila abitanti)
- Enna (2.342,3 denunce ogni 100mila abitanti)
- Cuneo (2.415,4 denunce ogni 100mila abitanti)
- Macerata (2.434,3 denunce ogni 100mila abitanti)
Come si può agevolmente notare le prime dieci città sono accomunate dalle ridotte dimensioni, a conferma del fatto per cui la criminalità tende sempre ad essere più attiva nei grossi centri urbani, dove spesso è organizzata e ramificata in più quartieri. Ecco perché specialmente in questi luoghi c’è chi installa impianti wi-fi anche low cost.
La città più sicura d’Italia è Oristano
Nel 2023 la città sarda di Oristano – e la relativa provincia – è emersa come la più sicura per gli abitanti. Un luogo, insomma, dove poter uscire di giorno e di notte, senza alcun timore di subire un reato.
Lo ha indicato un’indagine condotta alcuni mesi fa dal quotidiano Il Sole 24 Ore: con circa 1.658 denunce ogni 100mila abitanti, Oristano è all’ultimo posto della classifica nazionale, che organizza le varie città per indice di pericolosità legato appunto al numero di segnalazioni alle forze dell’ordine.
Chi intende trasferirsi da quelle parti, potrà dunque andare sul sicuro – almeno stando a quanto reso noto dal celebre giornale economico.
Vero è che la qualità della vita dipende anche dal grado di serenità con cui un abitante vive il suo territorio, quindi per avviare un’attività o fare una vacanza tranquilla, Oristano – località costiera sul mare Mediterraneo – si fa apprezzare sia dai residenti che dai turisti, come città più sicura d’Italia nel 2023.
Potenza e Pordenone tra le città più sicure d’Italia
La città di Potenza, nella regione Basilicata, è al secondo posto della più aggiornata classifica delle città più sicure del paese. Qui infatti abbiamo un numero di segnalazioni di reati pari 1.971,0 denunce ogni 100mila abitanti, che aiutano a delineare ulteriormente la classifica delle località italiane, per qualità della vita e sicurezza.
Sul gradino più basso del podio, troviamo invece la città di Pordenone nel Friuli Venezia Giulia – 2.141,4 denunce ogni 100mila abitanti.
Qui insomma gli scippi, le rapine, i furti delle bici elettriche o i furti dei camper, ad esempio, non paiono essere un rischio molto concreto.
Si conferma dunque la tendenza dei piccoli centri e delle città di modeste dimensioni, a essere ben più vivibili delle grandi città, in cui certamente i servizi sono forniti in modo più ramificato, ma con il rovescio della medaglia rappresentato dalla percezione di un grado basso di sicurezza. O comunque dalla sensazione di poter correre più pericoli nelle strade e piazze, rispetto alle piccole località.